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L’ABBRACCIO VATICANO
Papa Francesco fa abbracciare il presidente israeliano Peres e il presidente dell’Anp Abu Mazen e invoca un nuovo percorso di pace. La pace richiede “sacrifici e compromessi”, ha detto Peres. Abu Mazen ha chiesto “uno stato sovrano e indipendente”. Francesco: “Ci vuole più coraggio” (La Stampa).
E ora? Non si vedono gli effetti concreti del gesto simbolico: Peres non ha un ruolo nel negoziato, e il suo mandato scade a breve. Il primo ministro Netanyahu non ha voluto commentare l’incontro (Ynet). Haaretz parla di “preghiera vuota” per la pace.
Give me a hug! La fotografia dell’abbraccio tra Peres e Abu Mazen di Filippo Monteforte (Nyt).
TERRORE IN PAKISTAN Sono almeno 23 le persone morte in scontri a fuoco all’aeroporto di Karachi, rivendicati dai talebani del paese (Guardian).
Kosovo Il primo ministro Thaci è avanti nei risultati delle seconde elezioni politiche della storia del Paese, ma l’affluenza è stata bassa, vicina al 43% (Bbc).
Stati Uniti Hillary Clinton ha detto che prenderà una decisione sulla propria candidatura alle fine del 2014 (Politico). Dieci passaggi chiave dal libro più anticipato dell’anno (Politico). Il sergente liberato, Bergdahl, ha detto ieri di essere stato torturato dai talebani (Ap).
Egitto Al Sisi ha promesso stabilità e lotta al terrorismo nel primo discorso da presidente del Paese (Al Jazeera). Per ora l’Occidente dimostra freddezza, almeno a guardare i diplomatici presenti al Cairo (Reuters).
La Repubblica di Lego Il governo britannico prova a usare dei Lego per convincere gli scozzesi a rimanere nel Regno Unito. Ma gli scozzesi non la prendono bene (Wsj).