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Leopolda Blu, non si facciano i conti senza l’Oste

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Un partito è in (apparente) difficoltà ed ecco che si aprono subito discussioni, seminari ed eventi per rifondarlo, migliorarlo o cambiarlo. Alla faccia di chi dice che la politica non appassiona. Nell´ultimo anno simili discussioni sono avvenute anche in ambito liberale con il risultato che i partiti liberali sono completamente scomparsi. Gli unici a ottenere qualcosa sono stati alcuni attori di queste discussioni che si sono ritrovati consulenti in Ministeri o in aziende pubbliche.

TSUNAMI-RENZI
In questi giorni si discute molto di una “Leopolda Blu” per il centrodestra (o centro-destra?) con l´intento di riunire tutti i moderati o liberal-popolari che dir si voglia. La frammentazione del centrodestra viene vista ora come un problema. Peccato che prima delle elezioni europee potevamo leggere ovunque come quest’offerta variegata nell’area di destra, basandosi sui sondaggi, era l’arma vincente per sconfiggere il PD. Pochi avevano previsto lo “Tsunami-Renzi”. Qualche anno fa si disse che fu Berlusconi a unire il centrosinistra ora sembra si viva l’opposto.

SALVINI? DIREI DI NO
Le elezioni europee e in particolar modo l’analisi dei flussi elettorali hanno evidenziato come gli elettori di centrodestra (di FI in particolare) abbiano preferito non andare a votare lasciando così vincere Renzi. Nemmeno la “paura” di Grillo è riuscita a motivarli. Dall’analisi si evince che solo una minima parte degli elettori di Forza Italia si è spostata verso la Lega o Fratelli d´Italia. Di conseguenza non possiamo certo dire che le elezioni europee ci abbiano mostrato una netta volontà da parte degli elettori di una riunificazione del centrodestra. Non stupisce, dunque, che Berlusconi, essendo uomo di azienda abituato a basarsi su numeri e fatti pratici abbia “bidonato” la conferenza stampa con Salvini per il rilancio della cooperazione con la Lega. Stupisce, invece, che un uomo chiamato per rilanciare il partito come Giovanni Toti, non trovi di meglio che inneggiare Salvini a nuovo leader.

MANCANZA DI TEMI? SO WHAT…
Non vi è dubbio che il centrodestra vive una mancanza di temi e pare assente un programma o progetto d´Italia (o quanto meno non è efficientemente comunicato) ma siamo sicuri che chiedendo per strada almeno tre temi del PD a marca renziana la gente ci sappia rispondere? Le persone non hanno guardato tanto alle ideologie o tematiche ma hanno sposato la freschezza, la positività e la speranza che Renzi offre. Gli stessi elementi che anni addietro erano offerti dal centrodestra di Berlusconi.

Il centrodestra, e in particolar modo Forza Italia, pur avendo prima di altri partiti introdotti volti nuovi e giovani, è rimasto attaccato – anche visivamente – alla figura dell’industriale degli anni ’90. Abito scuro, giacca e cravatta, freddo stakanovista del lavoro. Un’immagine che cozza con la figura da Startupper jeans e camicia di Renzi che propone un lavoro dinamico e veloce.

Non vi è da dimenticare che seppur Renzi sia un abile oratore non sarebbe dove è ora, se non avesse avuto un partito ben strutturato da poter utilizzare e scalare. Che primarie si vogliono fare nel centrodestra se le “sezioni” esistono solo sulla carta o online?

CLUB FORZA SILVIO
Non stupisce dunque che Berlusconi, comprendendo proprio questo punto stia puntando sui “Club Forza Silvio”. La creazione di “Community”, come vengono nominati i club all´estero, è una strategia di certo a lungo termine ma, se ben applicata, molto vincente. Far si che, anche nella piccola sezione di paese, gli iscritti al partito si aiutino gli uni con gli altri (l´iscritto macellaio che fa 5 euro di sconto agli altri iscritti, il veterinario che offre una visita scontata o il dentista che fa un veloce check-up) crea un sentimento di appartenenza e di riconoscenza al partito (e/o leader) oltre che una positiva risonanza.

CONCLUSIONI
La situazione del centrodestra non è forse così drammatica come a un primo momento può sembrare e mi pare che alcune importanti mosse siano già state compiute. Credo che, come spesso accade, si sottovaluti la leadership di Berlusconi e del centrodestra in generale. Osservando però che tra le prime firme del “contrattoperilcentrodestra” vi siano molti esponenti (o vicini) di NCD e addirittura di FLI, la cosa non mi stupisce.

Ogni discussione costruttiva è sempre la benvenuta, ma per essere costruttiva dovrebbe lasciare da parte certi “negazionismi” o preconcetti verso Forza Italia e/o Berlusconi.



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