Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Nunzio Panzarella, Coordinatore Forza Italia Giovani Palermo e Promotore Primavera Liberale Sicilia
“Il termine ‘Mare Nostrum’, come idilliacamente i romani chiamavano il Mediterraneo, oggi non ha più nulla di quel trascorso. Anzi, è solo foriero di degrado e abbrutimento, grazie all’omonima operazione, portata avanti e voluta da Angelino Alfano.
Da siciliano, mi accorgo fortemente che la situazione è divenuta insostenibile, non solo economicamente (i costi dell’operazione ammontano a oltre 9 milioni di euro al mese), ma anche socialmente.
I continui sbarchi, molti nel giro anche di poche ore, infatti, sono ormai una piaga che attanaglia la Sicilia. Le politiche comunitarie, totalmente insensibili, e l’ancor più evanescente azione del governo Renzi in politica estera, stanno portando la Sicilia, frontiera dell’Europa (cosa ancora non recepita da molti), al collasso.
Che dire, poi, dell’azione del Viminale, presieduto da un siciliano che sembra, adesso, aver abiurato la propria regione?
La Sicilia, ormai prossima a un’ecatombe, sembra sprofondare come una moderna Atlantide, guidata da un novello schettino, di nome Crocetta.
Anche per tali motivi, infatti, i siciliani sperano di andare al più presto al voto per rinnovare la classe politica siciliana, ponendo una valida alternativa a un governo regionale che fa acqua da tutte le parti.
Di concerto con una decina di “comunità” Forza Italia dell’isola, abbiamo deciso che discuteremo ampiamente, tra qualche settimana, di tale fenomeno alla convention di Forza Italia in Puglia, organizzata da Primavera Liberale, dove saranno protagonisti i giovani forzisti e la classe dirigente azzurra. Inoltre, con determinazione, proveremo a portare avanti questo tema, soprattutto, tra i vertici di San Lorenzo in Lucina, affinché, diventando uno dei nuclei tematici di Forza Italia, possa essere dibattuto a gran voce, anche, in Parlamento”.
Ylenia Citino, candidata di Forza Italia all’Europarlamento
“L’Unione Europea non si dimentichi di un dramma i cui costi umani e finanziari sono oggi sostenuti solo dal Meridione italiano. Quando i 50mila arrivi dall’inizio di quest’anno si triplicheranno e supereranno i 140 mila migranti della Primavera araba, la crisi non sarà più contenibile. Noi non vogliamo arrivare a questo e quindi chiediamo che venga riformato lo scellerato regolamento di Dublino III, quello che trattiene i migranti sul nostro territorio in attesa degli interminabili tempi della burocrazia del diritto di asilo.
Non esiteremo ad utilizzare il diritto di iniziativa legislativa europea per sottoporre all’unica istituzione democratica dell’UE un problema da risolvere col contributo equo di tutti gli Stati Membri”.