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Mose, tutti i dettagli sulla grande opera e sui grandi arresti

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FANGO IN LAGUNA 35 persone sono state arrestate e 100 indagate nell’ambito di un’inchiesta su un presunto giro di tangenti intorno alla costruzione del Mose, il sistema di barriere realizzato per difendere Venezia dal fenomeno dell’acqua alta.
*Cos’è il Mose e come funziona (Wired);
*Tutti i dubbi sull’opera (Repubblica).

I nomi Tra gli arrestati il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni (Pd), l’assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso (FI), il generale in pensione della Guardia di Finanza Emilio Spaziante, il fondatore di Palladio Finanziaria, la holding vicentina socia di Generali, Roberto Meneguzzo. Il gip ha chiesto la custodia cautelare anche per l’ex governatore del Veneto e attuale parlamentare di Forza Italia, Giancarlo Galan (le foto degli arrestati).
*Corruzione, la grande ipocrisia (Repubblica);
*Ancora manette. Eccheppalle (Il Foglio).

Le accuse Per i magistrati l’inchiesta è “peggio di una Tangentopoli”. I reati contestati vanno dalla corruzione, al finanziamento illecito ai partiti fino alla frode fiscale. Grande “burattinaio” dell’intero sistema Giovanni Mazzacurati, ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, concessionario del ministero delle Infrastruttura per la realizzazione delle opere, che avrebbe pagato dei veri e propri “stipendi” ai protagonisti della vicenda (per Galan si parla di un milione di euro l’anno).
*Tutti gli “stipendi” pagati dal Consorzio (Il Gazzettino);
*Il testo integrale dell’ordinanza di custodia cautelare (La Nuova);
*I pm: prove schiaccianti dei versamenti (video La Stampa).

Arriva Cantone Ieri il premier Matteo Renzi ha incontrato il presidente dell’Autorità anti-corruzione che, domani, dovrebbe  ricevere dal consiglio dei ministri pieni poteri di controllo per Expo 2015. Lo scandalo veneziano, scrivono Repubblica e La Stampa, ha convinto il presidente del Consiglio ad accelerare e ad inserire nell’agenda delle riforme, oltre ai disegni di legge su falso in bilancio, prescrizione allungata e reato di autoriciclaggio, anche quella del sistema degli appalti. Al termine dell’incontro Cantone ha descritto un Renzi “turbato per le notizie veneziane” (video) mentre oggi, intervistato da Repubblica rilancia: “Nei casi di corruzione vanno revocati gli appalti”.
*Da Expo al Mose la mappa delle tangenti della Seconda Repubblica (Huffington Post).

Il canto di Grillo La Tangentopoli veneziana rivitalizza il leader del M5S che va subito all’attacco: “Le larghe intese in manette”. Intanto il governo, con il ministro Lupi, chiede di non bloccare l’opera (La Stampa).

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