Skip to main content

Da Mulberry a Tiffany, l’ondata ‘accessibile’

Si chiama Tessie ed è la nuova ‘linea accessibile’ di Mulberry. Si tratta di una collezione di borse, composta da diversi modelli che vanno dai 590 euro di un una piccola satchel ai 690 euro di una tote (un portachiavi, invece, costa 85 euro). Un prezzo più che abbordabile, considerando che, una classica tracolla di medie dimensioni del marchio costa più di 1.300 euro.

Il brand inglese negli ultimi tempi ha dovuto fare i conti con la crisi economica, oltre che con un utile ante imposte nel corso dell’anno fiscale (chiuso il 31 marzo) ‘sostanzialmente’ al di sotto delle aspettative di mercato, anche a causa della crescita delle vendite più bassa del previsto. Così è partito il progetto Tessie. Il primo step operativo dopo le dimissioni di marzo di Bruno Guillon da CEO, il quale ha lasciato a Godfrey Davis, in veste di presidente esecutivo del board, la guida dell’azienda finché non sarà trovato un successore.

Mulberry non è l’unica realtà ad aver messo mano ai listini dei prezzi. Complice l’incerta situazione del mercati, anche altre aziende hanno lanciato un segmento easy.

Nel settore degli orologi di lusso ci ha pensato Montblanc, che ha lanciato al Sihh-Salone internazionale dell’alta orologeria di Ginevra una nuova linea di segnatempo che si posiziona nella fascia di ‘lusso accessibile’ (ovviamente, fatti i dovuti paragoni). Lo scontrino di questi modelli si aggira tra 2mila e 5mila euro e quello con un Calendario Perpetuo, che in genere costa dai 16mila euro in su, è in vendita a 10mila euro.

Le linee più economiche hanno fatto particolarmente bene a Tiffany, che proprio grazie a queste ha battuto le attese degli analisti nel primo trimestre 2014, con profitti e ricavi significativamente più alti delle stime. La linea Atlas, in particolare, con prezzi a partire da 90 euro circa, ha spinto le vendite negli Usa.



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter