A completamento della fase d’interpello per l’individuazione del nuovo direttore generale del turismo per la quale avevano presentato la domanda 4 candidati, il Ministro ha scelto Onofrio Cutaia gia direttore del servizio II – attività teatrali, della Direzione Generale dello spettacolo dal vivo. Sostituisce il Cons. Roberto Rocca già dirigente generale incaricato che secondo fonti ministeriali, dovrebbe mantenere la competenza della responsabilità dell’organismo intermedio relativamente ai programmi comunitari.
Con la nomina del dott. Cutaia, la D.G. riprenderà, ci auguriamo vivamente, con la giusta celerità l’attuazione di quei programmi per i quali troverà “una dote” di circa 150.000.000 di euro per lungo tempo disponibili ma non impegnati e che rischiano ora di perdersi.
Tra gli altri, sia il CAI che l’Enit hanno sollevato proteste per somme dovute e non liquidate. Al nuovo D.G. , assieme al commissario dell’Enit Radaelli da pochi giorni nominato, spetterà sciogliere i nodi riguardanti la soc. Promuovitalia i cui lavoratori hanno manifestato, ieri martedì, sotto il Collegio Romano. I dipendenti assieme ai sindacati, sono stati ricevuti dal Segretario Generale a cui hanno esposto la forte preoccupazione per la tutela dei posti di lavoro a seguito della decisione di messa in liquidazione della Società. Decisione che sembra dovuta all’impossibilità di deliberare la modifica dello Statuto e la nomina dell’amministratore unico a causa dell’assenza in Assemblea del socio unico, l’Enit.
A questo, va aggiunto anche la procedura impropria individuata dal Mibact che sembra, non abbia tenuto conto delle disposizioni amministrative in materia ( direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 16/03/2011) oltre che dello Statuto vigente. Per tali motivi, si ha notizia, la società avrebbe informato la Corte dei Conti sulle difformità rilevate oltre ad aver avviato azioni di responsabilità verso i funzionari responsabili. Per i lavoratori, quelli a progetto, sono in arrivo buone notizie; sembra che il Ministero abbia annunciato (irritualmente?) nell’incontro di ieri, l’intendimento di assorbire a tempo indeterminato i circa 50 collaboratori a progetto. Bene, d’accordo! ma ci chiediamo: “quando, i tanti giovani laureati e specializzati, che non hanno un contratto anche parziale in una azienda pubblica, potranno pensare di poter essere considerati e valutati, con un concorso pubblico, per un impiego in una struttura periferica o centrale del Ministero?”