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Risparmiare sulla bolletta: gli italiani dicono no all’aumento degli oneri

Un recente sondaggio I-Com ha chiesto agli italiani se sono disposti a finanziare la ricerca energetica con l’aumento degli oneri in bolletta.

Risparmiare sul costo della bolletta della luce e del gas è senza dubbio una priorità per i consumatori, che siano famiglie, coppie o single. Ecco perché sempre più consumatori utilizzano i portali di comparazione online per mettere le offerte di Illumia a confronto con quelle di Enel, Eni e così via.

Il costo della bolletta, però, non è composto solo dal costo del gas e della luce, ma anche da voci come costi di trasposto, di distribuzione e, non ultimo, i cosiddetti oneri di sistema, ossia contributi previsti dalla legge e destinati a specifiche finalità, come la ricerca. I-Com, Istituto per la Competitività, nell’ambito di una ricerca sullo stato dell’innovazione energetica italiana, ha lanciato un sondaggio per capire le opinioni degli italiani proprio sul tema dei contributi in bolletta.

La ricerca ha coinvolto 1.020 italiani e mostra come l’energia, subito dopo la sanità, è considerato il settore nel quale si dovrebbero maggiormente concentrare gli investimenti pubblici. In particolare, sono gli uomini ad attribuire maggiore importanza alla ricerca nel settore energetico, mentre le donne ritengono che sia più importante investire nella sanità.

Ma di chi devono arrivare questi investimenti? Il 39,7% degli intervistati ritiene che debbano essere le istituzioni pubbliche ad investire nell’innovazione energetica, mentre il 38,3% crede che gli investimenti debbano essere europei e il 39,7% pensa ad investimenti statali.

Per la maggior parte degli italiani (63,7%), però, i cittadini dovrebbero contribuire tramite la fiscalità generale e non, come avviene attualmente, attraverso dei contributi nella bolletta. Tuttavia il 67% degli intervistati è contrario a una diminuzione degli oneri per la ricerca, e un terzo (30,7%) addirittura sarebbe favorevole ad un aumento.

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