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Agnesi, Tremolada e Martinelli. Chi sarà il successore di Scola?

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’articolo di Antonino D’anna apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi.

Milano ha tre nuovi vescovi Ausiliari. E forse, un domani, il successore del cardinale Angelo Scola, chissà. Certo è che le nomine, approvate da Papa Francesco il 24 maggio scorso, disegnano un trio forse diverso dalle attese del cardinale.

Si tratta nell’ordine di monsignor Franco M. Agnesi, Pierantonio Tremolada e padre Paolo Martinelli, cappuccino.

FRANCO M. AGNESI

Agnesi, classe 1950 e già Moderator Curiae (una sorta di general manager della Curia, con compiti di coordinamento e supervisione, la stessa figura che Papa Francesco sognerebbe per la rinnovata Curia Romana) durante l’era di Carlo Maria Martini (1980-2002), è sacerdote dal 1974. È stato anche parroco di San Giovanni Battista a Cesano Boscone e decano del Decanato di Cesano dal 2003 al 2008. Attualmente è Vicario Episcopale della Zona II (Varese) e Membro del Consiglio Episcopale Milanese. Insomma, un uomo che lavorava da tempo a stretto contatto con Scola, sia pure provenendo da una «sensibilità» diversa rispetto a quella di Scola, che invece proviene da Comunione e Liberazione. È stato nominato vescovo titolare di Dusa (cioè vescovo di una Diocesi che non esiste più).

PIERANTONIO TREMOLADA

Martiniano anche monsignor Tremolada da Lissone (MB), classe 1956. Ordinato nel 1981, al momento docente nel quadriennio teologico al Seminario di Venegono Inferiore, dal 2012 era Vicario Episcopale per l’Evangelizzazione e i Sacramenti. Per lui la sede titolare di Massita.

PAOLO MARTINELLI

La vera sopresa, però, è la scelta di padre Martinelli. Cappuccino classe 1958, milanese, è perito agrario. Entrato tra i Cappuccini nel 1978, è sacerdote dal 1985. Anche lui è passato per Cesano Boscone: il primo incarico è stato quello dell’animazione spirituale dell’Istituto della Sacra Famiglia, proprio quello dove oggi Silvio Berlusconi svolge i servizi sociali. Dal 2003 è professore straordinario presso l’Istitito di Spiritualità Antonianum di Roma (dal 2004 ne è Preside) e docente presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, l’erede del Collegio Romano fondato da Sant’Ignazio di Loyola e che oggi si occupa di studi filosofici e teologici. Autore di saggi teologici e spirituali, Padre Martinelli potrebbe continuare la serie di Arcivescovi di Milano venuti da ordini religiosi. Come il Beato Cardinale Il defonso Schuster, per esempio. Benedettino, uomo di grandissima cultura e rigore morale, resse la Diocesi di Sant’Ambrogio dal 1929 al 1954. Per non parlare di Carlo Maria Martini, Gesuita. Una nomina che in molti ha fatto sorgere spontanea una domanda: perché richiamare da Roma un religioso milanese? E se domani fosse proprio monsignor Martinelli a succedere al cardinale Scola? Chissà: per il momento, per lui, la nomina è alla sede titolare di Musti di Numidia.

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