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Allarme editoria: le nostre case editrici possono fare solo bookini

Neanche lo Strega fa più vendere libri. E’ allarme. Sarà la sempre più scarsa attitudine alla lettura degli italiani. Sarà colpa di internet, degli smartphone, degli i-phone, di facebook, di twitter. Delle tante ore davanti al computer a girovagare di sito in sito dove si rimane non più di un minuto. L’incapacità, dunque, di concentrarsi nella lettura. O ancora questo proliferare di libri di “giornalisti e scrittori” che ha inflazionato il prodotto letterario facendone prodotto didascalico senza lingua e senza musica, riducendolo a merce. Suppellettile da libreria, cruccio per la colf che ha sempre più piani di polvere da spolverare. Difficile trovare una risposta. Perché forse è tutto un gioco di concause. Certamente gli italiani non hanno più voglia di leggere a lungo. Parli con una ventenne e lei ti dice che non le serve a nulla approfondire un concetto in tante pagine, non trova godimento nel muoversi tra le righe suggestive e icastiche di un libro di un letterato. A lei basta sfogliare rapidamente andando di scroll sul proprio i-phone quei due o tre siti giusti che lei ha eletto a suoi punti di riferimento. Per farsi un’idea di ciò che le interessa. E così, in un rimando tra domanda e offerta, i letterati emigrano su altre sponde e, gioco forza, si adattano al mercato. Terribile tendenza. Sicura decadenza.
E pensare che Miska, l’orso protagonista della serie di cartoni animati Masha e l’orso, appunto, in un episodio, costruisce per la sua giovane protetta, dentro la sua casa scavata in un albero, tutto il necessario perché lei possa andare a scuola. La lavagna sulla parete, il banchetto con il cassetto sotto al piano dove scrivere dove riporre libri e cancelleria. Sulla parete accanto alla lavagna dove Miska la istruisce su alfabeto e far di conto, campeggia la foto di alcuni uomini illustri della cultura russa. Si riconosce Fedor Dostoevskij. Ecco. Ma si tratta di un cartone animato Russo, ovvio. In Occidente, a furia di miniaturizzare tutto, persino i libri non ci rimangono che gli Istant book. Che è come dire che alle case editrici non rimane che fare bookini.


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