Cesare, aiutami tu! Questa mattina, ancora una volta, sono stato avvicinato da una MILF che mi era di fianco davanti al bancone del bar dove sono solito fare colazione al mattino. Molto presto. Lei, la MILF, che portava sul volto e sulla pelle il negativo delle pieghe delle lenzuola che l’avevano abbracciata, ascoltava quello che dicevo al barista quando a un tratto mi fa: – Di dove sei ? – . La voce era di quelle di prima mattina. Da fumatrice, che non aveva ancora bevuto un sorso d’acqua.
– Ecco ci risiamo – così tra me e me. E lei continuando: – Hai la voce che somiglia a quella di, ehm.., come si chiama, mhm… il collega di Montalbano. – Mimì Augello. Mimì, che nella realtà è l’attore Cesare Bocci – . Intervengo con sicumera. Puntualizzando anche per te, Cesare. Poi aggiungo : – Sono di Pozzallo, in provincia di Ragusa. La zona che prima era di Montalbano. Oggi dove avvengono gli sbarchi degli immigrati – .
Neanche faccio a tempo a finire la frase che mi accorgo della rivelazione che stavo facendo, prima di tutto, a me stesso. Realizzavo quanto breve è la vita dell’immaginario. E come perfino Salvo Montalbano dovesse abdicare ai singulti della storia. Mimì, aiutami tu. Catapultatevi a Scicli e risolvete con Salvo, almeno nell’immaginario, il problema dei migranti. Ne va, per lo meno, del mio sex appeal.
Appello a Cesare Bocci: solo Montalbano può fermare gli sbarchi
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