Apple e Ibm si alleano e le azioni di BlackBerry scivolano in Borsa. E’ successo al momento dell’annuncio della storica partnership, destinata a impensierire più di un competitor. L’azienda canadese, in crisi da anni, è sicuramente quella che più potrebbe subire l’impatto dell’alleanza tra i due colossi americani: “In questa prima fase non è un colpo fatale, ma la notizia è negativa per BlackBerry”, commenta l’analista di Idc John Jackson.
L’IMPATTO
Apple e Ibm non solo hanno intenzione di rivolgersi alla stessa base clienti cui si rivolge BlackBerry, ma offriranno servizi di security e mobile device management, aree in cui è tradizionalmente forte la canadese. “Il software di Apple-Ibm che riguarda la sicurezza dei dati e il device management rappresenta una minaccia per le soluzioni di mobile device management (MDM) di aziende come BlackBerry e MobileIron,” afferma l’analista di Morningstar Brian Colello. “Anche se il software che Apple-Ibm offriranno non sarà altrettanto valido, i tradizionali vendor MDM dovranno vedersela con questa nuova concorrenza, perché le soluzioni Ibm saranno precaricate su iPhone e iPad”.
LA VERSIONE DELL’AZIENDA CANADESE
BlackBerry ha immediatamente replicato a questi commenti, rilasciando una nota in cui dichiara che “l’alleanza tra Apple e Ibm per l’espansione sul mercato dell’enterprise mobility sottolinea la necessità di soluzioni di sicurezza per questo mercato come quelle che BlackBerry offre da anni” e in cui BlackBerry è “leader”.
CHE SUCCEDE PER ANDROID
Anche altre aziende però potrebbero sentirsi minacciate dal legame Apple-Ibm. “L’alleanza non è certo una buona notizia per il mondo Android“, commenta l’analista Tim Bajarin su Tech.pinions. “Google e specialmente Samsung da tempo cercano di portare i device Android nell’It aziendale: l’accordo Apple-Ibm renderà il compito più difficile se non impossibile. L’alleanza avrà un impatto anche sul tentativo di Microsoft di rendere i tablet e smartphone Win 8 lo standard de facto dell’It”, aggiunge Bajarin.
GLI SCENARI PER SAMSUNG
Google, Samsung e il team Android potrebbero addirittura trovarsi spinte a stringere un’alleanza, o a cercare partner esterni, per contrastare sia Apple-Ibm che Microsoft, che ha una buona presenza nel mondo enterprise. “Google e i principali fornitori di software enterprise dovranno cercare partnership per offrire una valida alternativa ad Apple-Ibm”, sottolinea l’analista di Forrester Frank Gillett. Samsung, per esempio, ha spinto molto per entrare nel mercato B2B innovando nella sicurezza di Android e costruendosi dei canali per raggiungere le imprese, ma non ha i mezzi di Ibm. Lo stesso vale per Google, che ha una presenza nel mondo enterprise, anche con i servizi cloud, ma non ha soluzioni industry-specific: gli analisti dicono che dovrà cercare alleanze con integratori come Accenture per competere con Ibm.
CHE COSA SUCCEDE A LENOVO
Altre aziende entrano nello scenario. A cominciare da Lenovo: è un partner importante di Ibm, ma che basa i suoi prodotti su Android; la spinta di Big Blue su iOs non le farà piacere. Lenovo potrebbe diventare dunque l’elemento chiave di una contro-alleanza basata su Android. Anche il ramo servizi di Hewlett-Packard sta spingendo per portare Android nel mondo enterprise, mentre Sap, Salesforce, Microsoft e altre aziende del software come VMware potrebbero tenersi più “neutrali”. Ma l’impatto sul colosso di Redmond potrebbe non essere così marginale: per Computerworld, se a rimetterci sarà soprattutto Google, anche Microsoft potrebbe risultare sconfitta: “Ibm vuole sfruttare tutti gli elementi di forza di Apple per combattere Microsoft sui mercati dell’infrastruttura enterprise”. I competitor sono avvisati.