C’è una novità nel vasto e variegato mondo del centrodestra, andato in frantumi con l’arrivo di “calamita Renzi”. Domani alle 10 a Roma, al Centro Congressi dell’Hotel NH Villa Carpegna (via Pio IV, n. 6), si terranno le prove generali di quello che potrebbe diventare presto un nuovo partito.
Assemblea Popolare 2014 è il titolo dell’evento promosso da alcune associazioni (Slancio Italiano, Italia nel cuore, Valori e Libertà, Roma per una nuova Italia e Futuro oggi), che hanno lanciato nei giorni scorsi un appello per “reagire, organizzarci, preparare le condizioni per la nascita di una forza che abbia come obiettivo la crescita dell’economia: unica strada per evitare che il debito pubblico distrugga il nostro futuro”. Un appello che è stato sottoscritto anche da Pellegrino Capaldo, economista e presidente della fondazione “Nuovo Millennio – Per una Nuova Italia”, fino a qualche mese fa considerato in sintonia con l’ex ministro Corrado Passera.
“Vogliamo lanciare un’operazione verità – racconta a Formiche.net Isabella Bertolini, ex parlamentare Pdl, oggi portavoce delle tante associazioni che hanno deciso di sostenere il progetto – non è vero che va tutto bene come ci stanno raccontando, non è il momento migliore per l’Italia, la crisi sociale ed economica del Paese è terribile”.
L’obiettivo della manifestazione è di portare proposte concrete, buone riforme da fare, come sul lavoro dove, visto l’emergenza, l’idea è di fare leggi straordinarie e liberalizzazioni, superando le griglia dell’articolo 18 e dello Statuto dei lavoratori.
Un dibattito per capire se c’è la necessità di un nuovo contenitore, uno spazio politico ma senza idee precostituite o leader già designati: “Nasciamo in maniera spontanea. Ci legano principi comuni e il nostro target sono le imprese, gli artigiani, le partite iva e i professionisti, quel ‘ceto medio’ dimenticato dalla politica”, spiega Bertolini.
L’orizzonte in cui si muove Assemblea Popolare è quello alternativo al governo, principale bersaglio delle critiche delle associazioni perché non soddisfacente e per di più non criticabile. Nessuna alleanza o interlocutore predefinito e, sottolineano gli organizzatori, sono banditi i leaderismi. E in questo il progetto sembra allontanarsi da quello di Corrado Passera, anche se Capaldo è stato uno dei suoi principali ispiratori.