E’ proprio bello sapere che entro fine anno cinque mila ettari di terreno verranno dati in affitto dallo Stato ai giovani che decideranno d’intraprendere l’attività di imprenditore agricolo. Solo la crisi, più persuasiva di qualunque comunicazione, poteva riuscire in una simile impresa: creare il contesto per cui molti giovani vedono nell’agricoltura una prospettiva. Non s’illudano certo di diventare vignaioli, o produttori di successo dall’oggi al domani senza ancor maggiori sacrifici di quelli che deve fare un aspirante medico o professionista delle professioni che furono.
Gli agricoltori vincenti e felici che occupano le pagine delle riviste patinate, che scrivono libri ancora prima di aver fermentato un poco di vita, sono solo specchietti per le allodole. Fumo.
Il problema degli italiani è stato quello di essere cresciuti con l’idea di Antonio e Peppino Caponi: l’orgoglio di fare prendere una laurea al figlio o nipote. L’idea che una bella capa fosse meglio di Mezzacapa. Mezzadro e ricco. Tant’é.
Braccia aggiunte all’agricoltura
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