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Come cambierà (forse) il vertice Ior

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’articolo di Antonino D’Anna apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi 

La notizia è nell’aria: la sostituzione di Ernst von Freyberg, presidente dell’Istituto per le Opere di Religione (lo Ior, la banca vaticana), potrebbe diventare realtà. Ma non così rapidamente: secondo quanto Italia Oggi può riferire, Oltretevere si parla di un avvicendamento in «tempi medi», diciamo tra la fine di quest’anno e la metà del prossimo.

Sono in molti a scommettere che il presidente tedesco dello Ior nominato il 15 febbraio 2013 e cioè quattro giorni dopo l’annuncio delle clamorose dimissioni di Benedetto XVI (una nomina, si disse allora, targata Tarcisio Bertone, ossia l’ex Segretario di Stato di Joseph Ratzinger e per breve tempo anche di Jorge Mario Bergoglio), lascerà il suo comando nel Torrione di Niccolò V, sede dello Ior, appunto.

Chi sostiene questo rumor spiega anche il perché: von Freyberg avrebbe sollevato perplessità in Papa Francesco a proposito del futuro dell’Istituto. Si dice che Bergoglio abbia molto apprezzato le iniziative messe in campo dal presidente Ior per la trasparenza; ma l’idea di una «banca per la banca» che il presidente tedesco vorrebbe portare avanti non lo avrebbe del tutto convinto.

Adesso il dibattito si sposta sulla possibile successione. Un anno passa abbastanza velocemente, e per la sostituzione di von Freyberg si indicano due cordate: la prima sarebbe vicina al nome di Massimo Sarmi, 66 anni, ex a.d. di Poste Italiane e oggi presidente di MedioCredito Centrale Spa. Questa cordata vedrebbe la presenza degli americani, primi finanziatori del Vaticano con le loro offerte. Gli americani sono già presenti nel board dello Ior grazie alla presenza di Carl Anderson, Cavaliere Supremo (ossia ceo e Presidente del cda) dei ricchi, e molto potenti, Cavalieri di Colombo, organizzazione caritatevole cattolica nata nel 1882 con quasi 2 milioni di soci nel mondo. Con un eventuale sostegno a Sarmi potrebbero quindi acquisire un peso maggiore.

Dall’altro lato resiste la cordata italiana. La finanza bianca cattolica, con buona pace di chi la indicava come defunta, può suggerire e indicare il professor Franco Dalla Sega. Trentino, 54 anni, Dalla Sega è già con un piede in Vaticano perché nell’aprile scorso è stato nominato Consulente speciale ad interim dell’Apsa (Amministrazione Patrimonio Sede Apostolica), quella che dovrebbe essere la vera banca centrale della Santa Sede. Nel suo curriculum anche l’insegnamento – in qualità di associato – di Economia aziendale nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano e la cattedra (titolare) di Contabilità e Bilanci d’Impresa e di Tecnica professionale nella facoltà di Economia. Una cosa però sembrerebbe chiara: i tedeschi hanno perso.

E nei prossimi mesi, in vista del Sinodo straordinario della Famiglia previsto per ottobre, potrebbe arrivare una sostituzione eccellente: quella dell’attuale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (e ratzingeriano doc), cardinale Gerhard Ludwig Mueller. Classe 1947, potrebbe essere promosso alla guida di un altro dicastero o a una grossa diocesi tedesca. Come Amburgo o Colonia, per esempio, al momento vacanti.


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