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Disoccupazione, perché non c’è da festeggiare troppo

Il tasso di disoccupazione è risultato pari al 12,6% della forza lavoro in maggio. Il dato è in linea con le nostre aspettative e quelle di consenso. L’Istat ha anche rivisto al ribasso di un decimo, al 12,5%, il dato di aprile. In sostanza, il tasso dei senza-lavoro è circa stabile sinora nel 2014, essendo oscillato tra il massimo storico di 12,7% toccato nei primi due mesi dell’anno e il 12,5% di aprile. I disoccupati sono 3 milioni 222 mila, in crescita di 26 mila unità rispetto al mese precedente ma in lieve calo dal picco toccato a gennaio (3 milioni 247 mila).

IL RIMBALZO DEGLI OCCUPATI

Incoraggiante il rimbalzo degli occupati (+0,2% m/m ovvero +51 mila unità), che tuttavia non si è tradotto in un calo della disoccupazione (anzi in aumento di un decimo nel mese) in quanto più che compensato dall’aumento delle forze di lavoro (+0,3% m/m ovvero +77 mila unità). Infatti gli inattivi sono calati di 67 mila unità (-0,5% m/m) e il tasso di inattività, dopo il rimbalzo del mese precedente, è tornato vicino ai minimi storici, a 36,3%.


RECUPERO DELL’OCCUPAZIONE MASCHILE

Da notare che, in controtendenza rispetto alla fase più acuta della crisi, si nota un recupero
dell’occupazione maschile (+0,6% m/m) a fronte di un calo di quella femminile (-0,3% m/m); di conseguenza, il tasso di disoccupazione scende a 11,7% da 11,9% del mese precedente (e dal massimo di 12,1% di febbraio) per i maschi, mentre aumenta di ben quattro decimi, toccando un nuovo massimo storico al 13,8%, per la componente femminile. Ciò potrebbe essere l’indizio di un rimbalzo dai minimi per gli occupati nei settori a maggiore intensità maschile come industria in senso stretto e edilizia (a discapito dei servizi).


DISOCCUPAZIONE GIOVANILE

Il tasso di disoccupazione giovanile (nella fascia di età 15-24 anni) è sceso lievemente al 43%, dal 43,2% di aprile (si trattava di un massimo storico).

IN SINTESI

Sembra in atto una stabilizzazione del mercato del lavoro. Sia la crescita degli occupati che il tasso di disoccupazione restano su livelli peggiori rispetto a quelli di un anno fa, ma il calo degli occupati va attenuandosi (-0,1% a/a) e il tasso dei senza-lavoro, pur essendo salito di mezzo punto su base tendenziale, sembra essersi stabilizzato negli ultimi mesi. Le aspettative sull’occupazione dalle indagini di fiducia di imprese e consumatori confermano che anche per il mercato del lavoro il peggio sembra alle spalle, anche se ci vorrà tempo prima di vedere un miglioramento significativo. Vediamo una disoccupazione circa stabile nei prossimi mesi (12,6% è la nostra previsione per la media 2014). La situazione più delicata rimane quella dei giovani, il cui tasso di disoccupazione rimane vicino ai massimi storici.

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