E in queste larghe intese, l’SPD ha fatto valere il suo peso e ha imposto alla Merkel, fin da principio, che venisse approvato il salario minimo garantito, che entrerà in vigore a partire da quest’anno e che avrà piena attuazione entro il 2017 (se ho ben interpretato). In modo progressivo. Un bell’esempio di come anche in condizioni critiche un partito che tiene ai suoi valori, non molla la presa.
Milioni di tedeschi potranno così godere di una sicurezza salariale minima, cosa che fino ad oggi non era prevista e che gioverà soprattutto ai lavoratori più poveri.