L’ultimo libro entrato nella cinquina di quest’anno del Premio Strega, con 46 voti, si discosta molto dagli altri quattro in gara. Lisario o il piacere infinito delle donne di Antonella Cilento pubblicato da Mondadori è infatti un affresco caravaggesco di una Napoli del Seicento in cui odori, luoghi, usanze e credenze si mescolano tra storia e personaggi stravaganti.
L’autrice, responsabile della scuola di scrittura La linea scritta, non pubblica solamente narrativa, bensì ha un percorso teatrale e cinematografico, oltre a quello divulgativo. Nel romanzo però candidato al Premio ritroviamo una descrizione barocca di un popolo e di una città, in cui sì l’intento è di pitturare un’epoca, ma anche di dipingere la condizione delle donne.
Lisario è una giovane muta che affronta le difficoltà della vita scrivendo lettere confidenziali alla Madonna e nascondendosi da ciò che la turba cadendo addormentata. L’uomo che la “guarirà” è il medico di dubbia reputazione Avicente Iguelmano, che la chiederà in sposa. Lisario dunque si troverà a vivere in un’atmosfera conturbante tra incertezze e pudori in un periodo dove ancora il piacere femminile è qualcosa di inesplorato e inesplorabile.
La Cilento è l’unica donna arrivata alla finale del Premio che si svolgerà domani sera 3 luglio. Oltre a lei, nei cinque libri finalisti, solo Catozzella si cimenta in una storia con protagonista una donna, mentre gli altri autori, Piccolo, Scurati e Pecoraro hanno scelto il punto di vista maschile sul mondo.
Appuntamento quindi domani sera per sapere quale tra questi romanzi sarà il vincitore. Lo spoglio delle schede verrà seguito dalle ore 23 in diretta televisiva su Rai Tre e i conduttori saranno Gerardo Greco e Irene Benassi.
Antonella Cilento
Lisario o il piacere infinito delle donne
Mondadori
pp. 297 euro 17,50