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La frittata è fatta sulle accise

Ieri il governo del premier Matteo Renzi ha apposto l’ennesima fiducia sul decreto 91/14 che é un omnibus e che é stato approvato con solo 159 si è un no perché le opposizioni, giustamente, non lo hanno votato. In questo decreto monster, l’articolo 19 comma 3 lettera B  aumenta per la 12ª volta dal 2011 le accise sui carburanti. Il conto per gli italiani sale così, e solo per gli aumenti di accisa disposti dal governo Letta, dal governo Renzi,  ad oltre 2,7 miliardi di euro compresa l’IVA sulle accise (tassa sulla tassa)!

Il fatto grave è che mentre esponenti del governo si spendevano, non più di 15 giorni fa, per sostenere come si trattasse solo di una clausola di salvaguardia perché lo chiede l’Europa – cosa che l’Europa mi sembra non abbia mai chiesto – quel preciso articolo del decreto legge che dovrà essere approvato in seconda lettura alla camera entro fine agosto,  non è una clausola di salvaguardia ma si tratta di un vero e proprio aumento secco di accisa sulla benzina e sul gasolio per non meno di 531 milioni di euro dal 2019 al 2021 e poi a decorrere dal 2021 ancora in avanti per altri 148 milioni all’anno circa. Cioè per sempre! 

La cosa assolutamente grave è che il governo Renzi, con questa norma ha avviato l’era del porre ipoteche sul futuro dei cittadini, sulle loro tasche, sulle imprese. Cioè si programmano tasse su beni e servizi che non ci sono o la cui immissione sul mercato non è avvenuta ed è dunque ipotetica. E se non si dovesse vendere più benzina, quei denari dove li prendiamo?

Insomma adesso sono le accise e si programma di aumentarle, non oggi ma addirittura tra cinque anni, persino contro il parere degli uffici tecnici del Senato della Repubblica. 

E per il futuro? Da domani che cosa ci aspetta che ci tasseranno anche l’ultimo respiro, perché ce lo chiede l’Europa?

Per me, come cittadino italiano, questo governo e la strana ed improbabile maggioranza che lo sostiene ha esaurito la propria spinta propulsiva riformista e innovatrice, questo governo in pochi mesi, non si distingue più da quelli passati perché ha annunciato, in modo roboante e con effetti speciali degni di un circo,  che non avrebbe mai apposto nuove tasse ed invece il premier Matteo Renzi non fa altro che apporre nuove e pesanti tasse sulla testa di tutti i cittadini italiani. Basta.

Aridatece il Caf! Non era poi così male quando si stava peggio la politica aveva la P maiuscola…


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