Caro Presidente Matteo Orfini,
casualmente ho letto il suo status Facebook che mi sono permesso di salvare, nel caso lo perdessi di vista. Lei afferma che “sulle riforme si farà comunque il referendum” così che saranno i “cittadini a decidere“.
Presidente, quando si fanno delle affermazioni ci si assumono le responsabilità del caso. E lei in questo momento si gioca la credibilità. Lego la sua richiesta, che apprezzo certamente, al suo essere Presidente e dunque garante, del PD. Se questa posizione poi non sarà rispettata, ne risponderà a noi iscritti?
Malgrado io reputi assolutamente giusto che siano i cittadini a decidere sulle riforme costituzionali, trovo anche un po’ semplicistico liquidare la questione in questo modo. Sì, la logica della delega, di cui ho parlato altrove, colpisce anche i politici? Questo non va bene.
Le riforme Costituzionali sono una cosa seria. Non si fanno le riforme tanto per farle, e pure male. Si fanno con i tempi necessari a fare un lavoro se non eccellente, per lo meno decente. Si arriva alla votazione in aula avendo dibattuto nelle commissioni, invece di silenziarle o delegittimarle, con un testo ampiamente condiviso, non si minaccia, la pur lecita ghigliottina, se lo scopo è fare una riforma condivisa da tutti. Se fosse solo un interesse della maggioranza, allora sì, la ghigliottina si giustificherebbe a pieno, l’ho difesa altrove, non mi tiro indietro qua ed oggi. Ma si parla della Costituzione.
Lei dice, massì, tanto poi si farà il Referendum? Le raccoglie lei le 800.000 firme? Le raccoglie il PD? Matteo Renzi è d’accordo? No, perché se questo è un modo per rassicurarci, salvo poi dire, bhe ma era solo uno status di facebook, allora non ci siamo, non è serietà.
Le chiedo, quindi, ci mette davvero la faccia? Chiede una riunione dell’Assemblea del PD, e lei lo può fare, e chiede che venga votata questa opzione?
Attendo di conoscere gli sviluppi della vicenda. Ma non mi deluda, lei è anche il mio Presidente.
PS: in una sua recente intervista mi è sembrato molto duro. Vorrei far presente che io come elettore e iscritto PD, voglio poter votare i miei rappresentanti al Senato. Non reputo la questione affatto superata. E come me la pensano milioni di altri cittadini. Aspettiamo il Referendum.
Documenti:
(Nota: assumo che la proposta si riferisca anche alla votazione della riforma con i 2/3. Dato che, se approvata con meno, il Referendum è comunque praticabile. Ma In questo caso la vedo difficile, perché se viene approvata con i 2/3, il Referendum non c’è!)