I Mondiali di Calcio 2014 sono stati i più “connessi” di sempre: la telco brasiliana Oi ha registrato lo scambio di 32 terabyte di dati solo nei primi 10 giorni della competizione sulla sua rete (le Olimpiadi invernali di Sochi hanno totalizzato 34 terabyte ma in tutti i 17 giorni dell’evento).
Oi, sponsor dell’evento, è stata scelta dalla Fifa per portare la connessione Internet ai 12 stadi in cui si sono giocate le partite e alle stazioni dove sono state effettuate le trasmissioni televisive, a supporto di 20.000 giornalisti di tutto il mondo che hanno coperto le news sui Mondiali. Nei 15 giorni dell’evento brasiliano, il volume di dati trasmessi da Oi solo per la stampa è stato di 7 terabyte.
I consumatori hanno fatto il resto; l’enorme flusso di dati generato negli stadi si deve in particolare alla multiconnection, ovvero alla tendenza degli utenti a collegarsi con due o più terminali diversi allo stesso tempo (computer, tablet, smartphone).
Grande successo anche per la World Cup app, che ha registrato 20 milioni di download da più di 102 Paesi in meno di un mese. Ma anche i pirati informatici si sono dati da fare, creando siti di phishing, spam e applicazioni mobili “maligne” connesse con i Mondiali.
Brasile 2014 è stato anche l’evento sportivo più social di sempre, con oltre 1 miliardo di commenti e MiPiace su Facebook generati da 220 milioni di utenti e 300 milioni di tweet, oltre a gruppi su WhatsApp creati dai fans delle varie squadre come da alcuni giocatori, per condividere commenti, opinioni, aggiornamenti, statistiche, foto e video.
L’Italia non fa eccezione: il Nielsen Twitter TV Ratings, lo strumento di misurazione dell’attività e dell’audience delle conversazioni su Twitter relative ai programmi televisivi che sarà sul mercato italiano in autunno, ha rilevato 3,1 milioni di tweet postati durante tutte le partite e 17,5 milioni di impression (numero complessivo delle volte in cui i tweet sono stati visti) generate dai quasi 310.000 tweet postati su Twitter durante la finale. Mario Balotelli ha vinto la classifica del giocatore con più citazioni tra gli utenti di Twitter con 15.800 tweet.
Ma ovviamente la tecnologia di Brasile 2014 non si esaurisce allo scambio dati in mobilità e ai tweet: questo è stato il Mondiale più hitech della storia, con l’utilizzo della goal-line technology (GLT), grazie all’azienda tedesca GoalControl che ha sistemato 14 telecamere specializzate sul tetto di ciascuno dei 12 stadi per rilevare se la palla passava o no la linea di porta; se il goal era valido, in meno di un secondo scattava una vibrazione sull’orologio digitale dell’arbitro accompagnata dalla scritta “GOAL” sul suo schermo. Ancora, la Sony ha supportato il broadcaster ufficiale della Fifa, Hbs, con oltre 224 telecamere Hd, e per la prima volta alcune immagini sono state catturate in formato 4K, l’ultra-alta definizione.