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In morte di un pilota. Il video su Alberto Nassetti

Fuori dall’ambiente è poco conosciuto, ma per i piloti dalla divisa sbiadita è un nome che pesa. Alberto Nassetti, di cui il 30 giugno è ricorso il ventennale della morte, ha segnato un punto importante nella storia dell’aviazione civile, sebbene avesse solo 27 anni nel 1994 quando perì per un disastro aereo a casa Airbus.

Ospite della casa costruttrice era passeggero di un A330 che precipitò al suolo pochi secondi dopo il decollo di un volo di collaudo che prevedeva la volontaria avaria ad uno dei due motori. Il nome di Alberto Nassetti è però legato alla sua straordinaria tenacia che lo portò a costituire un primato nel mondo aeronautico. Due anni prima dell’incidente di Tolosa, infatti, a Nassetti fu diagnosticato un tumore cerebrale. Dopo l’operazione chirurgica riuscì a tornare ai comandi nonostante non ci fosse un precedente nella storia dell’aviazione mondiale di un pilota riammesso in cockpit dopo un intervento al cervello.

L’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, lo ha insignito nel 2005 di una medaglia d’oro al merito civile. Alitalia ha dedicato al suo pilota uno dei Boeing 777, l’ammiraglia della propria flotta, mentre l’Enac gli ha intitolato una via dell’aeroporto di Fiumicino, proprio dove da tre anni ha sede il nuovo headquarter della compagnia.



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