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Nasce il sindacato dei bambini lavoratori in Bolivia

In Bolivia 850mila bambini e adolescenti sono lavoratori. Una percentuale altissima, circa il 28% dei ragazzi tra i cinque e i 17 anni. Di questi impiegati precoci, l’87% lo fa in condizioni rischiose per l’integrità fisica e mentale e il 77% non viene pagato. Trattandosi di bambini. non ci sono normative o enti che ne regolino l’impegno.

Ma in un Paese povero come la Bolivia (il 45% della popolazione vive in povertà assoluta, secondo la Banca mondiale) il lavoro minorile è quasi un obbligo. Altrimenti, molte famiglie non potrebbero permettersi di comprare alimenti, usufruire di servizi, mandare i figli a scuola.

UNA NUOVA LEGGE

Per continuare a lavorare e tenere sotto controllo le condizioni in cui questo impegno viene svolto, i bambini lavoratori si sono organizzati in un vero e proprio sindacato: l’Unione di bambini e adolescenti lavoratori della Bolivia (Unatsbo). Secondo loro, i ragazzi lavoratori sono più di un milione. La Bbc sostiene che sono una “potente lobby” perché sono riusciti a fare pressione sul governo per l’approvazione di una riforma del codice penale dell’infanzia e l’adolescenza. Dal 26 giugno in Bolivia il lavoro infantile è permesso dai 14 anni e in determinate circostanze dai 10.

L’APPELLO A MORALES

Fino a qualche mese fa il sindacato dei bambini era inascoltato. Il 19 dicembre è stata organizzata una manifestazione a La Paz davanti al Parlamento contro il piano per combattere il lavoro minorile.

Quella protesta è finita tra gli scontri con la polizia e, trattandosi di bambini, le immagini hanno avuto molta visibilità mediatica. Il presidente Evo Morales è intervenuto subito e ha dato il via alle trattative tra il Parlamento e il sindacato Unatsbo. I bambini cambiavano idee regolarmente a causa delle pressioni delle ong e le convenzioni internazionali sottoscritte dalla Bolivia, tra cui la normativa dell’Organizzazione internazionale del lavoro che vieta il lavoro dei minori, hanno rallentato il processo.

Uno dei rappresentanti sindacali (di 15 anni) chiedeva al governo e ai parlamentari: “Perché un bambino deve lavorare? Perché vive in una condizione di povertà. Perché non combattete quella?”.

Ecco un programma tv dove i bambini lavoratori dell’Unatsbo spiegano cos’è e come funziona il loro sindacato


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