Perplessità, scetticismo, contrarietà. Sono questi gli altalenanti stati di animo che si colgono ai vertici del ministero dell’Economia dopo le esternazioni di ieri del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il renziano Graziano Delrio, su un piano europeo dei bond per tagliare il debito. Una sortita che ha avuto l’avallo del premier Matteo Renzi.
ANTEFATTO
La sortita di Delrio, in una intervista al Corriere della Sera realizzata da Lorenzo Salvia, rafforza la sensazione che la prima scelta del premier Matteo Renzi per il dicastero dell’Economia era proprio Delrio, mentre Piercarlo Padoan è stato nominato ai vertici del Tesoro in particolare su suggerimento del Quirinale.
LE IDEE DI PADOAN
Nel merito della proposta del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, gli addetti ai lavori ricordano come Padoan – da capo economista dell’Ocse – si era detto in diverse occasioni favorevole agli eurobond. Anche se con le dovute cautele e non con tutti i tipi di eurobond: il quotidiano La Stampa oggi in un articolo di Roberto Giovannini ricorda ad esempio che in particolare per Padoan andavano bene gli eurobond per ricapitalizzare le banche o per fare le infrastrutture.
DISSENSI CON DELRIO
Quel che è certo è che il titolare del dicastero di via Venti Settembre non sembra condividere l’opportunità e la praticabilità della proposta di Delrio, anche se ieri il ministro dell’Economia si è limitato a un “no comment” che non è propriamente un appoggio alla sortita di Delrio sul Corriere della Sera. Ma in una intervista oggi a Fabrizio Forquet, vicedirettore del Sole 24 Ore, il ministro Padoan sulla proposta di Delrio dice: “E’ una questione complessa, con quel nome si possono indicare molte cose, che meritano una riflessione. Ma si tratta di una questione che non è all’ordine del giorno”.
NO ALLA MUTUALIZZAZIONE
Tra l’altro proprio Padoan alcuni giorni fa sul Wall Street Journal ha firmato un intervento con il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schauble, in cui non lasciavano spazio a innovazioni particolari sul fronte della riduzione dei debiti pubblici. Anzi, infatti hanno scritto che “tutti i Paesi dell’Eurozona dovrebbero prendere le giuste misure per mettere il debito su un percorso declinante”. Altro che mutualizzazione del debito, dunque…