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La rielezione di Schulz e la staffetta Germania-Francia

Con 409 voti a favore su 751, Martin Schulz è stato rieletto oggi Presidente del Parlamento europeo. Un esito previsto visto che, come più volte preannunciato da Formiche.net, l’elezione di Schulz rientrava in un sistema di accordi tra popolari e socialisti che dovrebbe portare nelle prossime settimane alla elezione di Jean-Claude Junker (candidato designato dai Leader europei) a Presidente della Commissione europea.

All’indomani delle elezioni europee, si sperava che il premier Renzi, forte dei suoi numeri (il Pd è il primo partito all’interno del gruppo S&D) nell’Europarlamento, potesse regalare all’Italia la gioia di vedere finalmente un italiano sul più “alto scranno” dell’emiciclo, ma non è andata così. Schulz sarà Presidente per la prima parte della legislatura (2 anni e mezzo).

In queste ore iniziano a circolare anche i nomi per l’elezione del Presidente per la seconda metà legislatura, tra gli altri quello che appare in “pole position” è quello del francese Alain Lamassoure. La triste verità è che l’Italia non riesce ad avere un Presidente del Parlamento europeo dal 1979 (l’ultimo è stato Emilio Colombo dal 1977 al 1979), mentre tedeschi e francesi continuano a inserire i loro candidati con motivazioni che utilizzano a loro favore a seconda della convenienza del momento.


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