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Ecco il mio tour per rilanciare Forza Italia. Parla Cattaneo

“E’ un po’ come chi va nella primavera o nelle squadre satellite a trovare le migliori energie per rilanciare la prima squadra”. Sceglie una metafora calcistica Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia e responsabile della Formazione degli amministratori locali di Forza Italia, per raccontare in anteprima a Formiche.net il suo tour “Ci metto la faccia, ci metto le idee”. Un viaggio in giro per il Paese che partirà sabato prossimo da Ascoli Piceno per rilanciare il partito berlusconiano a partire dalla sua base.

Cattaneo, perché questo tour?

Mi è stato chiesto di immaginare come risollevare Forza Italia e, vista la mia esperienza da amministratore locale e nell’associazionismo giovanile, ho pensato che l’idea giusta fosse questa: ascoltare e coinvolgere le buone risorse del partito e del centrodestra a partire dal territorio. Sarà l’occasione affinché i notabili del Paese ascoltino la gente comune. Invito tutti gli ‘incazzati’, chi vuole dire costruttivamente qualcosa, i sognatori a partecipare al progetto perché è proprio in un momento di difficoltà come questo che può nascere qualcosa di bello.

L’hanno accusata di essere un “reclutatore dall’alto”…

Non sono un talent scout ma credo nell’ascolto dei talenti. Uno dei momenti centrali di questi eventi è che tutti avranno tre minuti per dire la propria. I big presenti saranno solo dei moderatori, non i protagonisti. È un evento che coinvolge Forza Italia in primis ma non solo. Dialogheremo con tutti quelli che vogliono una nuova centralità del centrodestra e quindi anche con Ncd, Fratelli d’Italia, Lega Nord e le tante liste civiche sparse sul territorio.

Insomma, una sorta di Leopolda itinerante? Ma che ne pensa della Leopolda blu lanciata su Formiche.net?

Ho rispetto della Leopolda ma qui non si tratta di scimmiottare nessuno. Abbiamo l’esigenza di far parlare la base e questo penso sia un modo semplice ed efficace di farlo. Per quanto riguarda l’idea della Leopolda Blu, ho parlato con i ragazzi che l’hanno promossa. Sono in gamba e c’è sicuramente sintonia per quanto riguarda gli obiettivi e la strada da compiere.

Una delle critiche che le rivolgono è quella di aver abbandonato i panni del “formattatore” ed essersi fatto ingabbiare dalle logiche istituzionali di partito. Come risponde?

Se è vero che sono stato cooptato all’interno dei 30 del comitato di presidenza di Fi, è anche vero che questa cooptazione avviene dopo un lungo percorso con un’identità forte. Non intendo perderla. Questo mio viaggio per l’Italia misura la mia coerenza. Andrò a raccogliere idee ma anche critiche, passioni ma anche delusioni per farne poi una sintesi. Sarà un libro aperto da scrivere insieme.

Che risposte si attende?

Penso che il discorso si debba sviluppare su due grandi tematiche. Quelle politiche ovvero cosa tornare a dire al nostro elettorato di riferimento e da questo punto di vista i punti sono tre: taglio della spesa pubblica, un’economia che agevoli le partite Iva, i professionisti, gli imprenditori, tutti i cittadini oppressi dalla burocrazia. E una risposta netta e precisa sull’immigrazione.

Il problema della successione alla leadership di Berlusconi come lo si risolve?

Questo è il secondo tema da trattare in questi incontri. Bisogna confrontarsi insieme sul metodo, sulle regole da darsi per il partito del futuro.

C’è chi scommette che nel futuro il partito si dividerà…

Io credo invece che sia destinato a unirsi con le altre forze di centrodestra, un percorso insieme sta nelle cose, deve solo essere fatto da gambe diverse rispetto a quelle di chi ha vissuto la divisione.


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