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Draghi non fa l’amerikano a Jackson Hole

Piccole novità nei toni, macché la sostanza non cambia. Come di solito succede, le parole dei banchieri – anche centrali – danno adito a diverse interpretazioni con sottili divergenze. E’ successo anche con il discorso del presidente della Bce, Mario Draghi, a Jackson Hole.

LE PAROLE DI DRAGHI

La bassa occupazione europea si combatte con una nuova politica monetaria, riforme fiscali e strutturali, ha detto ieri il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, parlando ai banchieri centrali del mondo a Jackson Hole. La Bce, ha ribadito il governatore, è pronta a intervenire con i famosi “unconventional instruments”. E’ questa la sintesi che offre stamattina la rassegna stampa di Good Morning Italia.

L’OCCHIO DI FT E WSJ

La novità è soprattutto nel tono: “Draghi ammorbidisce il tono sull’austerity”, titola il Ft, notando che in questo modo si avvicina alle idee di Matteo Renzi. “Draghi si distanzia dall’austerità”, scrive il Wsj. Tra i suggerimenti, anche un “ripasso” sulla benedetta regola del 3%, da usare con maggiore flessibilità.

CHE DICE IL SOLE 24 ORE 

Stimola la crescita e creare occupazione si può, anche con il rigore dei conti pubblici. E’ questo – secondo il resoconto di Riccardo Sorrentino del Sole 24 Ore – il messaggio lanciato da Mario Draghi al simposio organizzato dalla Federal Reserve di Kansas City e dedicato al mercato del lavoro. Draghi, dunque, “si è dedicato poco alla politica monetaria e al suo ruolo e ha piuttosto sottolineato il sostegno che la politica fiscale e quella delle riforme può dare alla sua azione”.

IL COMMENTO DEL FATTO

Per questo, scrive il capo economia del Fatto Quotidiano, Stefano Feltri, “Draghi non ha fondo cambiato linea”, nonostante gli appelli disperati di stampa e politica. La sostanza del discorso di Draghi, secondo Feltri, è la seguente: i governi devono fare le riforme strutturali per trasformare nel profondo le loro economie, non può essere la Banca centrale europea a risolvere i loro problemi con la scusa che i prezzi sono piatti (inflazione nell’Eurozona allo 0,4% invece che il 2, obiettivo di Francoforte”.

ECCO L’ANALISI DI CINGOLANI SU CIO’ CHE LA BCE PUO’ FARE



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