Bene ha fatto il governo italiano, insieme con gli altri governi europei, a condannare duramente l’escalation dei combattimenti e delle violenze in Libia. E’ ormai chiaro che fazioni locali e signori della guerra libici appoggiati da entità esterne intendono fare della Libia un luogo dove esercitare il loro braccio di ferro. L’Europa e l’Italia devono impedirlo.
Se la comunità internazionale ritiene inopportuno in questa fase un intervento militare per aiutare la Libia a uscire dalla crisi è il caso di passare ad un intervento molto energico di tipo politico. Occorre inoltre colpire gli interessi economici che i signori della guerra libici hanno in Europa e nel mondo ed è indispensabile imporre un embargo molto stretto sulle armi.
L’auspicio è che il consiglio di sicurezza delle nazioni unite assuma un’iniziativa in tal senso. Il nostro Paese che è seriamente impegnato a favorire la stabilizzazione politica della Libia sosterrà con ancora maggiore durezza una linea che tolga ossigeno alle fazioni armate, blocchi il
flusso di armi e contrasti ogni traffico illegale.