Altro che indiscrezioni senza fondamento. Altro che notizie terrorizzanti per i pensionati, d’oro e di argento. Altro che informazioni senza il timbro di Palazzo Chigi e dunque inesistenti.
Le indiscrezioni che giorni fa Formiche.net scrisse su un piano in fieri all’interno del governo e della maggioranza alle prese con il raschiare il barile delle risorse necessarie a far quadrare i conti – e dunque ipotizzando anche interventi sulle pensioni alte – furono citate e rilanciate sia da Dagospia sia dal quotidiano il Giornale in un articolo di Antonio Signorini di certo non per spirito anti governativo visto da che settimane il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti non è più un Pasdaran dell’antirenzismo.
Così oggi è il quotidiano La Stampa con un articolo di Alessandro Barbera ad aggiungere altri dettagli sul piano in fieri. A partire dall’autore del progetto previdenziale, ossia l’economista ed ex Mc Kinsey, Yoram Gutgeld (QUI LA GALLERY FIRMATA UMBERTO PIZZI). L’ipotesi, alla quale sta lavorando il parlamentare del Pd che è di fatto il coordinatore dei consiglieri economici del premier Matteo Renzi, prevede un taglio del 10% e il blocco della rivalutazione per gli assegni mensili superiori ai 3.500 euro, secondo il quotidiano torinese. Un intervento, peraltro, non ostacolato in teoria, anzi, dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha menzionato questa misura tra quelle allo studio per recuperare risorse utili per favorire i pre-pensionamenti, anche se nell’intervista di domenica scorsa al Corriere della Sera il ministro Poletti non è entrato in dettagli, tetti e percentuali.
Forse perché nulla di preciso è stato deciso, visto che – come si legge in un articolo sul quotidiano la Repubblica a firma Rosaria Amato – dal ministero del Lavoro si escludono interventi per pensioni inferiori ai 2mila euro. Le asticelle, dunque, sono ancora oscillanti.