Scoprite come ottenere in pochi step il credito necessario ad aprire un’attività in proprio grazie al prestito d’onore
Nonostante il periodo non proprio fiorente per l’impresa italiana, non sono pochi i giovani che sognano di poter aprire una propria attività e inserirsi nel mercato con delle nuove iniziative. Questo però implica il possesso di un capitale iniziale che spesso è carente, motivo per cui tanti valutano l’ipotesi di confrontare i prestiti più vantaggiosi nella speranza di ottenere una risposta positiva alla loro richiesta e, al contempo, di essere in grado di rendere senza troppe difficoltà la cifra pattuita.
Per chi non vede accettata la domanda di credito o non ritiene di avere i requisiti necessari per poter trovare un prestito, la soluzione potrebbe essere richiedere un prestito d’onore: questo finanziamento, il cui valore è stato riqualificato con il decreto legislativo n. 185 del 2000, è volto a sostenere l’autoimpiego e le attività imprenditoriali e prevede che una parte del capitale concesso sia a fondo perduto, mentre l’altra parte può essere restituita a tasso agevolato.
Per poter richiedere un prestito d’onore è necessario essere maggiorenni, essere disoccupati al momento della presentazione della domanda e risiedere in Italia da minimo sei mesi nel momento in cui si fa richiesta.
Le tre iniziative per cui Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA che gestisce il servizio, prevede l’erogazione sono: lavoro autonomo, microimpresa e franchising.
È possibile ricorrere alle agevolazioni previste per i lavoro autonomo nel caso si voglia aprire una piccola attività in campo commerciale o nelle produzione di beni e servizi: in questo caso il finanziamento non può superare i 25.823 euro. È previsto un tasso agevolato, pari al 30% del tasso di riferimento vigente al momento del contratto, restituibile in 5 anni, che non può andare oltre i 15.000 euro.
Verrà anche stanziato un contributo a fondo perduto per gli investimenti iniziali e per le spese di gestione del primo anno.
Se invece l’intento è quello di dare il via ad una piccola attività imprenditoriale sotto forma di società di persone, c’è la possibilità di attingere alle agevolazioni per la microimpresa e il finanziamento, in questo caso, può sfiorare i 129.000 euro.
Non è quindi il caso di abbandonare i propri progetti, anzi, occorre documentarsi quanto prima sul fatto di possedere o meno i requisiti per poter godere di questo tipo di sostegno e inoltrare il più celermente possibile la domanda.