Il protagonismo dell’Isis ha lasciato nell’ombra Al Qaeda, più indebolita e meno operativa di qualche anno fa. Forse per questo l’organizzazione terrorista ha diffuso ieri un video nel quale il leader Ayman al Zawahri (nella foto) annuncia l’apertura di una filiale sud-asiatica con base in India: “Qaedat al-Jihad in the Indian Subcontinent”. Il video è autentico, secondo il canale Times Now, e il ministero dell’Interno indiano, Rajnath Singh, ha già annunciato un vertice di sicurezza per analizzare la situazione.
ODIO SENZA CONFINI
Secondo i servizi segreti indiani, il video di 55 minuti con l’annuncio della filiale di Al Qaeda in India “è stato girato in una zona tra Pakistan e Afghanistan”, si legge sul Times of India. Al Qaeda è presente da tempo nella frontiera pakistana, ma la novità è che Al Zawahri ha sottolineato che ci sarà “una nuova filiale di Al Qaeda nell’Asia meridionale che combatterà specificamente in India (Assam, Gujarat e Cashmere), Birmania e Bangladesh”.
MUSULMANI IN INDIA
In India i musulmani sono circa il 15% della popolazione, ovvero, 8,5 milioni, la terza concentrazione islamica al mondo. “Il subcontinente indiano è stato un giorno terra di musulmani, fino a quando il nemico lo divise in zone”, ha detto nel video Al Zawahiri. Sarà questo un tentativo di riconquista dell’India da parte di Al Qaeda?
LA CONCORRENZA DELL’ISIS
Alcuni analisti sostengono che si tratta di una strategia pubblicitaria per l’arruolamento. Davanti ai successi dell’Isis, Al Qaeda ha perso appeal per convincere nuovi giovani a combattere. “Questa entità benedetta (la filiale nel sud dell’Asia, ndr) è stata fondata per unire i ‘muyahidin’ (combattenti) in tutto il mondo e distruggere le false frontiere che sono state imposte durante l’occupazione inglese per dividere i musulmani nel subcontinente indiano”. Alla fine del video è stato lanciato un appello ai fedeli di Burma, Bangladesh e Cashmere per raccogliere fondi e armi a favore della guerra santa jihadista.
ASIM UMAR, IL CAPO IN INDIA
Sulla vita di Asim Umar, il nuovo capo di Al Qaeda nella filiale dell’Asia meridionale, si sa molto poco. Probabilmente neanche il nome è quello vero, ma soltanto un appellativo di guerra. Appare nel video di Al Qaeda con turbante nero e barba e quando parla del “risveglio islamico” usa la lingua dei pashtun. In alcuni passaggi comunica in urdu, la lingua ufficiale pakistana.
Asim Umar è operativo anche su altri fronti. È presente in alcuni video di Tehreek-e-Taliban Pakistan (Ttp), un’organizzazione islamica che combatte una guerra contro il governo di Islamabad, accusato di non rispettare la sharia.