Coerente con le abitudini di un ragazzo della sua età, appena è stato scarcerato il giovane Joshua Wong ha preso il telefonino in mano per twittare: “Sono salvo”. Il leader della cosiddetta “Rivolta degli ombrelli” ha 17 anni ed è diventato una delle guide del movimento Occupy Central che chiede una vera democrazia per Hong Kong.
市民自發佔領第三日,人越來越多,開始有人擔心方向模糊左,問我之後一步應該點走落去,咁就容我用16字簡潔咁講返我發言曾經講過既三大目標: 梁振英下台 爭公民提名 撤回人大決定 泥既市民,記得唔好人去你又去,你唔一定要認同我既諗法,但請認清你既訴求。
— 黃之鋒 (@joshuawong1013) 30 Settembre 2014
LA FORZA DI SCHOLARISM
Wong è stato arrestato insieme ad altri 70 manifestanti a Tarman, il quartiere dove ha sede il governo di Hong Kong. È stato detenuto 40 ore questo fine settimana senza nessuna accusa, per cui genitori e avvocati hanno denunciato la persecuzione politica.
Ha fondato Scholarism, un’organizzazione di studenti universitari e della scuola media, “preoccupati per i problemi politici e sociali di Hong Kong”, secondo le sue stesse parole. Il suo non è un impegno recente: da quando aveva 15 anni, Wong promuove le proteste contro il governo. A giugno del 2012 Scholarism è riuscita a portare circa 120mila persone in piazza contro il Programma di istruzione morale nazionale, un progetto con cui si cercare di rivestire di patriottismo comunista il sistema educativo. La risposta della società civile è stata immediata e massiva e il progetto è stato fermato dopo diverse manifestazioni e 13 scioperi della fame.
DUE SISTEMI, UN PAESE
Dopo questo successo Wong è diventato un leader politico in Hong Kong. Soprattutto gli studenti lo apprezzano. Ora il movimento vuole conquistare una democrazia reale e con una resistenza pacifica cercano di fare pressione sul governo. In un’intervista al quotidiano South China Morning Post, il ragazzo ha spiegato: “Vogliamo evitare che Hong Kong diventi come qualsiasi altra città cinese”. E ricorda che nel 1997, quando Londra consegnò a Pechino il territorio, c’era stata la promessa di mantenere “due sistemi e un paese”, per cui Hong Kong avrebbe mantenuto la propria autonomia. “Finite tutte le tattiche legali e moderati, siamo forzati alla disobbedienza civile”.
L’adolescente è consapevole che cinque anni fa era impensabile che gli studenti si occupassero di politica. “Ma c’è stato un risveglio con il tema dell’istruzione, che ha preoccupato tutti”, ha spiegato Wong. Mentre si attende per la scarcerazione di altri due giovani detenuti il fine settimana, responsabili della Federazioni di studenti, Lester Shum e Alex Chow, Wong è tornato a protestare in piazza.