Nei prossimi giorni a Bruxelles “andranno in scena” le audizioni dei Commissari europei designati. Tutti i commissari dovranno sostenere le audizioni dinanzi alle commissioni parlamentari per il portafoglio che gli è stato assegnato ed essere successivamente sottoposti al voto del Parlamento europeo.
E’ proprio il caso di dire “andranno in scena” perché i parlamentari europei, non faranno sconti a nessuno. A questo proposito il Presidente del Gruppo S&D (Gruppo socialista) al Parlamento europeo Gianni Pittella ha ribadito: “Juncker è l’espressione di un compromesso politico. Adesso, rispetti gli impegni altrimenti non avrà più il nostro consenso”.
Parole dure quelle del Presidente Pittella, probabilmente scaturite dalle dichiarazioni del “falco” Jyrki Katainen, visto che secondo Pittella “Le parole di Katainen disattendono gli impegni assunti da Juncker sul fronte flessibilità. Ma che senso ha mettersi a fare il falco? –continua Pittella-. La linea politica dev’essere quella espressa dal presidente, non dal vice”.
Katainen ha un super ruolo nella nuova Commissione europea, infatti sarà vicepresidente responsabile per il lavoro, la crescita, gli investimenti e la competitività. In altre parole avrà la supervisione di tutti i principali portafogli economici, con poteri di veto. Se “il buon giorno si vede dal mattino”, possiamo dire che Katainen, si è già fatto interprete di quella politica del rigore voluta dalla Cancelliera Angela Merkel e ha già iniziato a bacchettare Italia e Francia.
Per quanto riguarda l’Italia, Katainen ha già ribadito “bene progettare le riforme ma poi bisogna farle”, che ha tutta l’aria di essere un “steccata” a Renzi, che ha una agenda ambiziosa però la deve attuare. In linea generale il “falco finlandese”, ha sottolineato che il consolidamento di bilancio deve continuare in Europa perché “i tassi di interessi non resteranno così per sempre” quindi “quando risaliranno il costo del debito pubblico aumenterà e questo rimetterà in questione la fiducia dei mercati, che tanto abbiamo faticato per riconquistare”.
Dalle dichiarazioni fatte emerge la linea rigorista di Katainen che oltre a sostenere che “è essenziale migliorare la qualità della spesa pubblica” invita i Paesi europei a rafforzare le riforme strutturali perché “senza non ci può essere il ritorno alla crescita”, e insiste sul fatto che “nessun Paese” può evitarle e “le regole fiscali non impediscono di farle”. Gli occhi di Katainen sono puntati anche sulla Francia che come ha dichiarato lui stesso “si trova in una situazione molto difficile, e ci ha detto che tenterà di rispettare i suoi impegni e i suoi target”.
La linea assunta da Katainen dimostra che i fautori dell’austerità in Europa, prima fra tutti la Merkel, hanno fatto la scelta giusta, infatti tutte le promesse fatte a Renzi sul fronte flessibilità non trovano riscontro nelle parole di chi “sorveglierà” l’operato del Governo italiano.
A pochi giorni dalle audizioni dei Commissari in Parlamento europeo una cosa è chiara: il gruppo socialista all’europarlamento (191 Deputati), guidato da Gianni Pittella, non farà sconti a Katainen e agli altri Commissari che non li convincono.