Riceviamo e volentieri pubblichiamo
In un periodo nel quale molti giovani quasi si vergognano ad affermare di credere ancora nella politica e in ciò che essa rappresenta, si avverte più che mai la necessità di formare delle nuove classi dirigenti che sappiano innestare energia nel sistema e che abbiano la giusta preparazione per non ripetere gli errori del passato. Quegli errori che pesano, anche e soprattutto, sulle nuove generazioni e per cui troppo spesso ci si deve vergognare. Se a questo si aggiunge il fatto che certe idee, magari liberali, o popolari, in Italia si veicolano più difficilmente rispetto ad altre, ecco che compare la sintesi perfetta del motivo per cui esiste e continua a esistere la Summer School della Fondazione Magna Carta.
La Summer School nasce nel 2006 con l’obiettivo specifico di contribuire alla formazione di una nuova classe politica dirigente. La scuola, a sua volta, viene promossa da Magna Carta, una fondazione appartenente all’area di centrodestra e che si è saputa affermare in un Paese dove la cultura politicamente impegnata è stata a lungo monopolio di una sola parte.
Quella di quest’anno, che si svolgerà a Frascati dal 7 all’11 settembre, è dedicata alla formazione delle “nuove generazioni popolari”.
L’obiettivo di questo corso intensivo è quello di permettere ai giovani di acquisire quegli strumenti utili a poter fare politica non solo perché giovani, e per questo accattivanti, ma anche e soprattutto perché competenti. L’età, oggi, è senza dubbio (purtroppo o per fortuna) un biglietto da visita importante per occuparsi del Bene comune e per essere autorizzati dal “popolo sovrano” a poterlo fare. Senza preparazione, senza consapevolezza, senza “formazione”, l’aspetto anagrafico rischia però di rimanere una scatola vuota, se non addirittura riempita di contenuti scadenti e, ancora una volta, insufficienti e penalizzanti.
La pretesa di Magna Carta, ovviamente, non è quella di sostituirsi alle accademie e alle università. Ciò a cui si aspira, però, è poter garantire quel contributo, quell’indirizzo determinante, che da nove anni si cerca di realizzare con serietà nel miglior modo possibile.
Per soddisfare questa aspirazione, i ragazzi saranno impegnati di mattina con le lezioni frontali a porte chiuse sui temi del diritto, dell’economia, della storia e della comunicazione politica, mentre nel pomeriggio potranno confrontarsi con i protagonisti del mondo della politica, dell’economia e della cultura italiane ed europee, nelle sessioni plenarie aperte al pubblico.
Gli studenti della Summer School, insomma, avranno a disposizione sia gli strumenti teorici fondamentali per comprendere la realtà e saperla amministrare, sia momenti di dibattito con esponenti del Governo, politici, studiosi, imprenditori che si occupano concretamente e in prima linea di ciò che i ragazzi hanno studiato la mattina.
Le carte in mano, dunque, noi cerchiamo di offrirgliele. Starà a loro, poi, farci sapere se ne valeva la pena, e se la vergogna di dichiarare di voler fare politica, un giorno, sarà solo un antico ricordo.
E visto che la buona politica si costruisce anche e soprattutto stimolando un dibattito pubblico quanto più possibile proficuo, il nostro invito è esteso a quanti vorranno partecipare a questo momento.
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Valentina Scarpa Bonazza Buora
Centro Studi e Ufficio Stampa Fondazione Magna Carta