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Ferrari, è finita l’era Montezemolo

Quella prima volta che un signore viaggiando in autostrada direzione Bologna riceve dal Presidente di un’azienda di Maranello una telefonata.

“Dove sei?”.

“Ho appena superato il casello. Pochi minuti e sono li”.

“Bene, ti aspetto”.

Giunto poco dopo davanti ai cancelli, quel signore ferma l’auto ed agli addetti della sicurezza dice: “Buongiorno, sono Mario Bianchi, l’avvocato Montezemolo mi sta aspettando”

Con aria all’apparenza seccata, il vigilante risponde: “Può attendere? Grazie”.

Passano i minuti, cinque, dieci… E quel signore inizia a spazientirsi. Quindi, scende dalla sua auto e rivolgendosi al portiere con tono piuttosto irritato: “Mi perdoni, ma devo attendere ancora molto?”.

E l’altro: “Dall’ufficio del Presidente abbiamo ricevuto disposizioni molto precise: non sono ammesse ad entrare o sostare nel raggio di un chilometro dalla sede vetture sportive che non siano le nostre. Quindi sono costretto a pregarla di voler lasciare la sua Porsche in un parcheggio cittadino e ripresentarsi a piedi”.

Dopo una frazione di secondo mista di stupore e incredulità, il signor Bianchi risale in auto, compone un numero dal cellulare e chiama il Presidente “Senti, voglio solo dirti che mi sono rotto…”.

E dall’altra parte, una lunga e sonora risata lo interrompe “Mi vedi? Ti sto venendo incontro. Lascia quella tedesca ai ragazzi del ricevimento”.

Il signor Bianchi, consapevole di essere stato vittima di uno scherzo – uno dei tanti – programmato in concerto con i suoi dipendenti, consegna quindi le chiavi della sua auto ad un addetto che a stento riesce a trattenere la risata e si incammina verso l’ideatore della burla.

A pochi metri dal Presidente che ancora ride “Ma va a … Ci sono cascato. Ho pensato che eri andato fuori di testa …”.

E il Presidente: “Sai, stamattina pensavo ai miei trascorsi di gioventù in Fiat. A quando i fornitori che venivano a Torino si presentavano tutti rigorosamente con macchine Fiat perché pensavano che l’Avvocato non avrebbe gradito se gli avessero riferito di auto straniere. Poi ho pensato a te che stavi arrivando e non ho resistito. Dai, vieni che devo farti vedere il negozio che abbiamo appena finito. Ma lo sai, mi hanno proposto le magliette verdi. Ma ti rendi conto? I colori devono essere il rosso, il giallo o al limite il bianco. Ma il verde.. come si fa?” E ride..

Nota finale: “I personaggi, luoghi e cose sono frutto di fantasia. Ogni riferimento a nomi di cose e/o persone è puramente casuale e riferito ad un’era che non c’è più”.



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