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Geopolitica: un monumento a Silvio tenuto in braccio da Putin

Corrado Formigli ha confezionato una gran bella trasmissione ieri sera. Giornalismo vero. Poche chiacchere sulle beghe di casa nostra. Esteri, esteri, esteri. Con tanto di reportage. Bene. E va nella giusta direzione. Sensibilizzare l’opinione pubblica a prendere sempre più consapevolezza, e di corsa pure, di quanto siamo vulnerabili e influenzati da ciò che accade fuori dal nostro orticello. Siamo il paese che sta messo peggio perché attrae pochi investimenti e pochi turisti. E perché con tutte queste sanzioni e con tutte queste primavere, vere e presunte, siamo il paese che più degli altri vive un eterno autunno.
Certo, come diceva Cacciari, il problema è che l’America e l’Inghilterra, e dunque l’Occidente non ha una visione chiara di come gestire le crisi nei punti caldi che oggi si chiamano Siria, Ucraina e Libia. E’ pur vero però che la Germania, ad esempio, pur rimanendo nell’alveo della Nato, continua a mantenere ben saldi i rapporti con Mosca. Non deve essere caso se a Treptower Park domina il monumento del soldato sovietico che tiene in braccio la bambina tedesca. Ecco, non possiamo affrettarci ad erigere anche noi un bel monumento foss’anche quello di un piccolo Silvio tenuto in braccio da Putin?


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