Il ‘Decreto Sblocca – Italia’ potrebbe sconvolgere il risiko delle location di lusso ridisegnando il mondo dei super affitti. Prevede infatti una liberalizzazione per le locazioni sopra i 150mila euro, che mette sotto tiro la durata minima dei contratti e l’indennità di avviamento (key money).
La nuova norma, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 12 settembre 2014, se convertita in legge dopo i canonici 60 giorni, e quindi entro l’11 novembre, potrebbe rappresentare una rivoluzione in materia di locazioni ad uso non abitativo.
L’articolo 18 del citato Decreto dispone testualmente che, “nei contratti di locazione di immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, anche se adibiti ad attività alberghiera, per i quali sia pattuito un canone annuo superiore ad euro 150 mila, è facoltà delle parti concordare contrattualmente termini e condizioni in deroga alle disposizioni della presente legge”.
Con la nuova norma è concesso alle parti di negoziare tutti gli aspetti della locazione: in questo caso al conduttore potrebbe, ad esempio, essere precluso il diritto di invocare alcune disposizioni fortemente protettive, quali quelle che prevedono una durata minima, il diritto di recesso, la trasferibilità del contratto con la cessione o l’affitto di ramo di azienda, l’indennità a fine locazione per i locali che prevedano contatti con il pubblico, l’indicizzazione massima consentita, le prelazioni per nuova locazione e per acquisto dell’immobile.
Un approfondimento sugli effetti del decreto, con il commento di alcuni protagonisti, è pubblicato sull’attuale numero 13/2014 di Pambianco Magazine .