La vita è un viaggio. In mare aperto. Gambe di donne bellissime affiorano sul pelo quieto delle onde, vibrazioni libere e dolci. Dondolano. Icone galleggianti di tutto il mondo femminile, come Circe, evocano i ricordi delle tempeste e delle burrasche. Quelle delle passioni, quelle che fanno della vita un’esperienza individuale unica. Buona per pagine di letteratura. Col tempo però, o si rientra in porto cercando nel mare la via per un approdo rassicurante, o si cerca nell’immensità del mare e dei suoi colorati orizzonti l’infinita quiete della solitudine. La compagna che ti fa Re svelandoti la dolcezza di un sonno ristoratore. La dolcezza della melanconia, come le lacrime che gocciolano sugli acquerelli, deforma i colori delle immagini. Così il tempo, i ricordi del passato. C’è la musica, dunque l’arte a riempirti la vita. La tua barca, “Solitudine”, s’imbatte d’un tratto su di uno scoglio affiorante, quello della propria sensibilità, urgente. E’ un violoncello la cui sagoma è la trasfigurazione di quelle forme che sanno, in una confusione di sineddoche, farsi plettro capace di vibrare tutte le corde.
L’amore con le sue passioni, come nella poesia e nella musica, è un bel naufragare. Avrei voglia di vederti. Tornare a sentire il rumore dei tacchi a spillo per la casa. Vedere le tue braccia lunghe al sole della terrazza. Le note, le tue, mentre te ne stai al piano con sempre quella sigaretta accesa. Torna lei e si torna all’ostrica che, se non è quella del catanese, è pur sempre la radice delle radici. E mentre nell’ostrica ritrovi il tuo dondolare amniotico, un gabbiano, simbolo di libertà, verrà a bussare alla porta dei tuoi sogni. E nel sogno, che della vita di ognuno racconta le migliori verità, a bordo del gabbiano la tua sarà navigazione interstellare. Al posto delle donne che ti avevano fatto uscire gli occhi dalle orbite, ora che sei in orbita a sorriderti è un tappeto magico di stelle. Tutte da scoprire e da decifrare nelle infine piste cifrate che potrai unire smorfiandone i più reconditi significati.
Sabato a Cascina Langa, all’interno della rassegna promossa da Indonneveritas, il maestro Conte ci ha regalato alcuni dei pezzi del suo ultimo CD – Giorgio Conte 2014, Cascina Piovanotto – . E Dondolo con te è proprio un bel biglietto da visita.
