Con la BMW a Vallelunga per il Track Days 2014
Per ironia della sorte pubblico quest’intervista proprio oggi, giornata tragica per i piloti e gli appassionati della Formula 1, ma dopo l’incidente di Jules Bianchi e la morte di Andrea De Cesaris, voglio comunque trasferire un messaggio di positività.
Ho la passione per le auto ed i motori da sempre, ed anche se non ne ho mai possedute di potenti, non mi faccio sfuggire l’occasione quando mi si presenta l’opportunità.
Seguo come la maggior parte delle persone i gran premi in televisione, invece la Formula3 l’ho seguita più volte dal vivo. A parte simulazioni vissute nel magnifico Ferrari World di Abu Dhabi, questa è stata la prima volta che ho avuto la possibilità di correre in pista.
Grazie alla BMW che mi ha invitato al Track Days 2014, mi sono ritrovata a vivere in questa giornata dimostrativa, l’esperienza di guida di nuovi modelli della BMW, M3 ed M4, e di essere ai box con i vari in piloti della scuderia. In oltre c’è stata fatta formazione, dove attraverso demo, video e lavagne ci venivano illustrate tecniche per migliorare la performance, e conoscere le dinamiche per affrontare la guida in grande velocità, in procinto di ostacoli o in condizioni metereologiche difficili. Poi, una volta in pista, abbiamo avuto l’opportunità di essere affiancati da un coach, ed io ho avuto la fortuna di essere guidata dal pilota pluricampione Gianluca Calcagni.
Quindi ho iniziato con lui alla guida, provando l’ebrezza della velocità, delle accelerazioni e delle curve nella loro pienezza. Poi sono passata al volante per mettere in pratica le sue istruzioni.
Seguivo le raccomandazioni ed i consigli, e tutto sembrava più facile, ma l’emozione di guidare nel circuito di Vallelunga è davvero unica. Ho così approfittato per fare tante domande a Gianluca, il cui carattere socievole e positivo rappresenta in pieno le sue origini romane.
Com’è la vita da pilota?
Affascinante ma ricca di stravolgimenti. Instabile ed appassionata.
Così mi racconta della sua carriera e di come vive sempre in giro potendo trascorrere poco tempo con la famiglia. Ha tre bambini con moglie americana…
Ma è la vita che desideravi?
Sin da bambino ho sempre avuto la passione di correre!
Papa mi portò ai Go-Kart ad otto anni, da quel momento non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare il pilota, e di farlo a certi livelli.
Ma è proprio una Vita spericolata come dice Vasco?
No, è uno sport molto duro dove ci vuole passione, dedizione ed impegno come qualsiasi altro sport. Poi quando diventa una professione, come nel mio caso, non puoi esimerti dall’ impegno dell’allenamento e dello studio. Occupa tutta la tua vita, ma è questo il bello dello sport.
Gianluca hai 38 anni. Fino a quando conti di correre?
L’automobilismo è uno sport longevo. E se fisicamente riesco a tenermi in forma e continuare ad ottenere i successi della mia carriera attuale, conto di correre il più a lungo possibile.
Certo che glielo auguriamo.
E ricordiamo appunto le sue recenti vittorie: ha vinto anche nel 2012 il Campionato Miniteam Progetto e 20, ed è stato Campione Italiano nel 1997 quando vinse il Campionato Italiano di Formula 3 Federale .
E mentre mi racconta le tappe più importanti della sua carriera mi illustra le sue manovre e descrive le capacità dell’auto con tutte le sue potenzialità e, da pilota esperto, mi illude che sia tutto eccezionalmente semplice!
Io termino i miei giri entusiasta. Adoro la velocità, e l’esperienza così dal vivo mi aiuta anche a comprendere dinamiche ed assimilare trucchi per una guida più sportiva. Il motore dell’auto fa il resto, e mentre nelle mie orecchie vibra quel meraviglioso suono che siamo abituati ad ascoltare solo in Tv davanti ad un gran premio, calibro l’assetto per sentirmi anche solo per un’ora una pilota esperta.
Si cambiano circuiti, si alternano i piloti, tutti bravissimi e disponibilissimi a spiegarti trucchi del mestiere con semplicità e professionalità.
Ai box conosco così anche Nicola Crocioni, altro pilota professionista e campione che gestisce, in società con Gianluca Calcagni, corsi di guida agonistica con le Mini Challenge impegnate nel campionato 2013. Mi spiegano infatti che questi corsi con la Mini consentono ai tanti appassionati di Automobilismo di avere una giornata in pista da veri “Piloti” con una vettura stradale “resa da corsa”. Inoltre, come sta avvenendo qui oggi a Vallelunga, senza grosse difficoltà e nella massima sicurezza in quanto assistiti da Piloti Professionisti in grado di suggerire quelle informazioni che nessuna scuola guida fornisce.
Insomma la pista, i box, le auto esposte e quelle guidate, le hostess che ti offrono con un dolcissimo sorriso caffè e pasticcini, rendono il tutto gradevolmente perfetto.
Poi bisogna anche dire che tutti i piloti sono bei ragazzi, dal sorriso coinvolgente e poi si sa…, la tuta bianca con il noto marchio blu e rosso fa il resto. Sia per chi subisce il fascino delle divise (non io) e sia per chi subisce il fascino dei motori e delle competizioni sportive (e qui casco in pieno!), trascorrere una giornata con la BMW non solo è utile per migliorare la propria guida, ma è un’esperienza ludica indimenticabile.