Mef e Abi hanno firmato il protocollo per il nuovo Fondo di garanzia per la prima casa che sarà attivo in breve tempo
La notizia dell’attivazione di un Fondo di Garanzia dedicato all’acquisto di immobile adibito a prima residenza era già in circolazione da parecchio tempo e ci eravamo già soffermati sulle implicazioni positive riguardanti una sua effettiva attuazione. Per tutti coloro che intendono quindi comprare un’abitazione e si sono prodigati a lungo per informarsi sui mutui prima casa, sono in arrivo importanti conferme che potrebbero configurarsi come un contributo sostanziale.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Abi hanno infatti firmato il protocollo d’intesa relativo all’attivazione del Fondo di Garanzia per la casa, disciplinato in base a quanto riportato nel Dm 31 luglio 2014, finalizzato alla concessione di garanzie nella misura massima del 50% della quota capitale di mutui ipotecari, di ammontare non superiore a 250 mila euro, per l’acquisto di immobili (non di lusso) da adibire ad abitazione principale.
Il Fondo di Garanzia, provvisto di una dotazione di 650 milioni di euro, si configura come una duplice opportunità: costituisce un importante strumento a favore dei cittadini per accedere al credito e potrebbe rivelarsi un valido sostegno alla crescita del Paese, contribuendo al rilancio del settore immobiliare, anche sotto il punto di vista dell’efficienza energetica (in quanto è valido anche per acquisti che prevedono interventi di efficientamento).
L’elemento innovativo del Fondo risiede nel fatto che questo andrà a sostituire e ampliare l’azione del fondo Giovani Coppie non più attivo, allargando la possibilità di avanzare richieste a tutti coloro che ne abbiano necessità, inclusi i soggetti che si trovano a vivere una condizione precaria.
Le risorse messe a disposizione sono, infatti, dedicate in via prioritaria a giovani coppie (in cui almeno uno dei due componenti abbia meno di 35 anni); nuclei famigliari monogenitoriali con figli minori; giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico; conduttori di alloggi di proprietà degli IACP.
Sempre considerata la facoltà della banca di erogare il mutuo, per questi soggetti è previsto un tasso calmierato (tasso effettivo globale – TEG non superiore al tasso effettivo globale medio – TEGM, pubblicato trimestralmente dal MEF).
Il protocollo sancisce inoltre le tempistiche di operatività del Fondo: da momento della loro adesione all’iniziativa, le banche e gli intermediari hanno trenta giorni lavorativi per erogare il servizio ai cittadini a patto che la Consap abbia predisposto da almeno 30 giorni lavorativi il manuale d’uso per l’accesso all’infrastruttura telematica da parte delle banche stesse.
Una volta che la procedura è attiva, gli interessati possono fare domanda di accesso al Fondo presentando direttamente alla banca la modulistica resa disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro, sul sito della Consap e sui siti delle banche e degli intermediari aderenti.
A breve, sul sito della Consap e su quello dell’Abi, saranno disponibili gli elenchi delle banche aderenti al Protocollo, presso le quali sarà possibile avanzare le proprie richieste.