Abbiamo fatto da apripista il 29 agosto a Roma con Mario Mauro (Popolari per l’Italia), Publio Fiori (Rinascita Popolare) e il sottoscritto ( ALEF-Associazione dei Liberi e Forti) e con l’adesione comunicata a Mauro dall’On Baruffi anche a nome dell’On Ugo Grippo ( Federazione delle DC regionali), sottoscrivendo l’impegno ad avviare il processo di ricomposizione dell’area popolare e democratico cristiana italiana, e con la condivisione di una prima bozza di documento da sottoporre al confronto con altri partiti, gruppi, associazioni, movimenti dell’area popolare cattolica e laica cristianamente ispirata.
A Firenze il 21 Settembre Franco Banchi con il suo movimento dei Popolari Toscani Europei (PTE) e la partecipazione, tra gli altri, di Cesa (UDC) e Giovanardi (NCD) e con ALEF sempre da me rappresentata, è stato offerto un altro importante contributo per la buona riuscita del progetto.
Il 26 Settembre a Monteberico i popolari e DC del Veneto hanno rotto ogni indugio e nella terra di Gonella, Rumor, Gui, Bisaglia e Gagliardi hanno dato vita al comitato per la Costituente Popolare e Civica del Veneto; primo nucleo regionale di un modello che si intende esportare in tutte le realtà regionali italiane, non solo per favorire la più ampia aggregazione della base popolare e democratico cristiana, ma anche per favorire il processo di ricomposizione nazionale, là dove più forti sono le difficoltà e le resistenze derivate da una lunga stagione di scontri, divisioni che hanno caratterizzato la dolorosa esperienza della diaspora democratico cristiana.
Il 3 e 4 Ottobre a Roma, un po’ in sordina, e con l’intento di evitare i fallimenti delle Todi 1 e 2, Carlo Costalli con il suo MCL e l’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân hanno organizzato un seminario di approfondimento dell’”Appello politico agli italiani”, seconda tappa di discussione del saggio omonimo “ Un Paese smarrito e la speranza di un popolo” (Cantagalli, Siena 2014) dopo la presentazione pubblica a Roma nel maggio 2014 e l’uscita del fascicolo monografico del “Bollettino di Dottrina sociale della Chiesa” con autorevoli commenti. Sono intervenuti Carlo Costalli, Presidente MCL e il prof Lorenzo Ornaghi, presente Mons Giancarlo Crepaldi, presidente dell’Osservatorio.
In contemporanea a Matera, su iniziativa di Mario Mauro e del suo movimento “Popolari per l’Italia” si è svolto un affollato convegno sul tema scelto da una profetica frase di Adriano Olivetti: “ Una coscienza inquieta per l’Italia”. In questa due giorni da Mario Mauro e Lorenzo Cesa (UDC), è giunta la conferma dell’impegno a dar vita entro il 16 ottobre all’unità dei gruppi parlamentari dei popolari (UDC-NCD-Popolari per l’Italia) e a indicare le tappe e le modalità democratiche per avviare il processo che condurrà alla nascita del nuovo soggetto politico. L’intervento di Mauro, seguito con corale condivisione, ha assunto autentici toni degasperiani che da tempo non si udivano nei ricorrenti convegni di area popolare. Corrado Passera con un video messaggio ha formulato l’augurio per un confronto che possa portare a una convergenza politico programmatica partendo dalla condivisione dei valori popolari cui ha fatto rifermento, con un preciso richiamo agli insegnamenti di don Luigi Sturzo che insieme alla cultura di “Comunità” di Olivetti sono stati assunti alla base del nuovo movimento “Italia Unica”.
Quanto mai apprezzati gli interventi di Giulio Tremonti, autentica lectio magistralis sulla situazione economica internazionale ed europea e sulle gravi responsabilità imputate a Mario Monti esecutore delle direttive euro tedesche e di quell’autentico attentato che fu “ il golpe blanco del novembre 2011” e di Raffaele Fitto (Forza Italia). A Fitto è stata riservata una standing ovation da tutta la platea affollata di democratici cristiani e di giovani popolari, per esprimere al leader pugliese piena solidarietà, dopo gli incomprensibili attacchi da lui subiti ad opera di Berlusconi e nel ricordo del padre che fu un autentico galantuomo e grande leader dei democratici cristiani di Puglia. Fitto, pur affermando di volere continuare la sua battaglia a viso aperto in Forza Italia, ha confermato che la barra della sua strategia politica è orientata in senso alternativo al PD socialdemocratico renziano, al vuoto delle concrete soluzioni sin qui proposte dal governo per l’Italia, e guidata dalla sicura e salda appartenenza alla famiglia dei popolari del PPE. Molto interessante, infine, la posizione espressa da Flavio Tosi ( Lega), Sindaco di Verona, con il quale la Costituente popolare e civica del Veneto, intervenuta con diversi esponenti nel dibattito, ha da tempo avviato un proficuo confronto sulla base di una forte comunanza di valori e uniti nella volontà di perseguire la strada possibile della macro regione del Nord Est, in stretto collegamento con gli amici delle regioni confinanti di Alpe-Adria. Forte è la speranza di una possibile evoluzione della proposta leghista verso le posizioni storicamente proprie della CSU bavarese; un progetto che fu presente nel dibattito della DC veneta negli ultimi anni della vita del sen Antonio Bisaglia. Tosi può rappresentare un punto di riferimento importante per tutti i popolari veneti e italiani.
Insomma da Matera, in attesa che il NCD di Alfano, dopo la conferma ricevuta a Firenze da Giovanardi, batta definitivamente un colpo positivo, è uscito un messaggio netto per la ricomposizione e il superamento delle antiche appartenenze, espressioni tutte di una fase storico politica non più riproponibile.
Prossimi appuntamenti: il 10 Ottobre a Roma, dove, Gianni Fontana con l’ADC ( Associazione Democrazia Cristiana) e Mario Tassone (CDU) hanno convocato alla Domus Pacis “un’assemblea inter associativa propedeutica a un nuovo soggetto politico” da fondare entro l’anno. Anche il comunicato della direzione del CDU esprime la volontà:” di contribuire a costruire una alternativa alla politica di Renzi-Berlusconi, che guardi ai bisogni della gente, che si ponga il problema del debito pubblico in chiave sovranazionale, che ammoderni lo stato sociale, che riduca l’imposizione fiscale tra le più alte del mondo, che difenda un sistema industriale nazionale integrato nella dimensione europea e che proponga che la BCE abbia gli stessi poteri delle banche di emissione”.
Seguirà il 18 Ottobre a Milano la Leopolda Blu, per la quale e nella quale ci batteremo per l’obiettivo che abbiamo da molto tempo definito: concorrere alla costruzione di un nuovo soggetto politico laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista, trans nazionale, ispirato ai valori del popolarismo cristiano, inserito a pieno titolo nel PPE, alternativo al renzismo trasformistico di un’anomala socialdemocrazia targata PSE, al berlusconismo avviato verso un equivoco inevitabile triste tramonto, e al grillismo senza speranza.
Premessa perché il progetto riesca: far prevalere il sentimento della generosità e la razionalità di comprendere che è tempo di “vino nuovo in otri nuovi”, con noi più anziani disponibili a favorire l’emergere di una nuova classe dirigente ispirata ai valori del popolarismo italiano fondatore e protagonista storico del popolarismo europeo e internazionale.
L’augurio che ci facciamo è che tutti questi torrenti e torrentelli, espressione di quel grande fiume carsico popolare e democratico cristiano presente in Italia, siano in grado finalmente di ricomporsi e di offrire una nuova speranza agli italiani, in un rinnovato equilibrio tra interessi e valori dei ceti medi e popolari del Paese.