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Della la serie “mi si nota di più se faccio l’opposizione interna e vado a San Giovanni con la CGIL o se faccio il cazzone?”, l’ex Viceministro dell’Economia Stefano Fassina ha pensato bene di non scegliere tra piazza e Leopolda5, ma andare allo zoo. Non pago, si è fatto intervistare da Sky direttamente davanti alla giraffa, per l’occasione tutta in tiro e presenzialista neanche fosse il miglior Paolini dei tempi d’oro (prima dell’arresto per capirci).
Una (provvidenziale) promessa ai figli: questa la motivazione che Fassina ha sbandierato a chi gli chiedeva della sua assenza nei luoghi che lo scorso weekend hanno attirato l’attenzione di media e società in genere.
Tocca dare ragione a quel malandrino di Fonzie Renzi ed ammettere che ogni colpo di teatro di questa vecchia guardia, rafforza lo scout fiorentino e lo fa crescere nel consenso. La nomenclatura del PD, di cui Fassina è solo uno dei gregari, farebbe bene a staccare la spina, creare un bel partito dello zero-virgola e vivere serenamente di rendita. Ci sarebbero meno giraffe protagoniste in tv e meno comunicazione spazzatura su giornali, tv e web. In tal senso non ci sembra che Matteo Renzi ci faccia mancare nulla, quindi siamo a posto così.
PD, tra dibattito interno e cupio dissolvi.
Buon divertimento!