L’assalto all’auto di Salvini e, prima di questo, i sondaggi di gradimento dei leader politici consegnano una fotografia chiara del centrodestra: spaccato. Ma stavolta il leader che raccoglie maggiori consensi non è più Berlusconi, ma il capo della Lega che, fiutando l’occasione, chiede a gran voce le primarie del centrodestra.
Per questo se il centrodestra vuole contendere il governo a Renzi, almeno per questo decennio, deve fare chiarezza al suo interno e ridare linfa a quelle ricette liberali, cristiano democratiche, riformiste e europeiste che rappresentano, ancora, la maggioranza degli italiani ma che, mai come oggi, hanno un deficit di credibilità se riproposte dagli stessi protagonisti che hanno interpretato il centrodestra italiano negli ultimi 20 anni.
Anche per questo il “centrodestra populista”, quello incarnato dal giovane leghista che ha spazzato via il vecchio cerchio magico che gestiva il partito del nord, ha più gradimento tra i leader del centrodestra.
Da parte dei soggetti che fanno parte del PPE, Forza Italia in primis, deve esserci la consapevolezza di dover dare il via ad un “nuovo inizio”, guidato da personalità che non hanno avuto responsabilità di primo piano nel passato ma che hanno prodotto con idee e lavoro sul territorio, una proposta 2.0 del centrodestra in questi anni.
Tutto ciò è sicuramente più semplice a dirsi che a farsi, ma l’alternativa è quella di avere una coalizione di centrosinistra catalizzatrice di voti moderati, contro un blocco lepenista che dovrà dividere i voti con i pentastellati. Un incubo. Un incubo verso in quale ci stiamo incamminando se dai partiti che si dichiarano moderati e che aderiscono alla forza che guida le principali istituzioni europee (non solo Forza Italia, ma anche Nuovo Centrodestra e UDC) non arrivi uno scatto di nervi, rinnovando volti e contenuti.
Anche per fare un punto sul futuro del centrodestra in Italia e in Europa dal 26 al 30 novembre a Roma si terrà l’incontro delle organizzazioni studentesche che afferiscono al PPE che dialogheranno con ministri, segretari di partito, esponenti del centrodestra italiano e europeo alla ricerca dell’uscita di un tunnel dal quale non si vede, per il momento, neppure un barlume di luce.
Virgilio Falco