E arrivò anche l’ora di un sonoro scappellotto alla minoranza Pd. Non lesina scudisciate a destra, a manca, al centro e pure agli azionisti il Corriere della Sera diretto ancora fino ad aprile da Ferruccio de Bortoli.
Un Corsera sempre più frizzante e sfruculioso, soprattutto nei commenti. Il quotidiano debortoliano di recente ha rottamato di fatto il premier Matteo Renzi con un editoriale vergato dal direttore in persona; ha sballottato capitalisti e Mediobanca che dopo tanto cianciare di public company negli anni passati ora assistono al ruolo sempre più rilevante della statale Cassa depositi e prestiti (ha scritto il vicedirettore Daniele Manca); ha rimbrottato l’azionista Diego Della Valle per le sue frenetiche ambizioni politiche (con un corsivo di Pierluigi Battista); ha bacchettato pure altri azionisti di peso, come la Fiat ed Exor, a proposito delle ultime operazioni di Ferrari (in questo caso il commento è stato dell’economista Salvatore Bragantini, già commissario Consob); e infine lo storico Ernesto Galli della Loggia ha sballottato élite e italiani su regole e convivenza civile.
Ma non è finita. Oggi nel mirino dell’editoriale di prima pagina del Corriere della Sera è la minoranza Pd che fiancheggia umori e malumori anti euro di una parte dell’elettorato. E’ Antonio Polito, già direttore del Riformista ed ex parlamentare della Margherita, a criticare le ultime sortite di Stefano Fassina & Co.