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La Caduta del Muro di Berlino e i falsi miti della DDR

Il 9 Novembre è una data che ai tedeschi cambia il destino. Nel 1918 a Berlino, fu proclamata la Prima Repubblica tedesca, e nel ’23 Hitler marciò sulla Feldherrnhalle di Monaco. Durante il terzo Reich bruciarono le sinagoghe, era il ’38. Nell’ ’89 ci fu la caduta del muro di Berlino.

Venticinque anni fa, un popolo, “attraversò” il Muro. La caduta del Muro di Berlino mise fine alla Guerra Fredda. Oggi, credo sia opportuno concentrarsi su cosa è stata per il popolo tedesco quella divisione.

Le “due Germanie”, vissero una a fianco dell’altra per quasi quarant’anni. Così vicine, eppure così lontane. Lontane perché le ideologie, su cui i due Stati si fondarono, erano l’opposto l’una dell’altra. Il regime del Partito socialista unitario (SED), cercò di “creare” nei cittadini un’ identità tedesco-orientale, distinta da quella tedesco-occidentale della Germania ovest. La Repubblica federale, più che un antagonista, era un vero e proprio nemico. La sfida era vincere la competizione ideologica, economica, politica e militare, che durante la Guerra Fredda, vide le “due Germanie” contendersi il primato, che per la DDR si dimostrò ben presto impossibile da raggiungere. Si generarono così, una serie di falsi miti, celebrati e diffusi dalla propaganda comunista.

A causa del clima di profonda insoddisfazione, che caratterizza una parte degli ex cittadini della DDR, alcuni di questi miti sembrano persistere ancora oggi. I più radicati e diffusi sono:

1) La DDR era uno “Stato pacifico”

2) La DDR era uno “Stato di Diritto”

Analizzando il primo punto, si scopre che, secondo la SED, al contrario della Repubblica federale, la Germania dell’est, realizzava veramente le decisioni della Conferenza di Potsdam. Ufficialmente la SED sosteneva il  movimento pacifista, che si andava espandendo sempre di più nei paesi occidentali. Tuttavia lo “Stato Pacifico”, che non ambiva ad altro che alla pace del mondo, introdusse, negli anni ’70, delle “lezioni di educazione militare”. In sostanza, un addestramento premilitare, della durata di due settimane. La DDR inoltre, non tollerava chi si opponesse al servizio militare.

Approfondendo il secondo punto, è bene sapere che nella DDR, mancavano gli elementi formali dello Stato di diritto, come la divisione dei poteri, o come l’indipendenza dei tribunali. L’influenza della SED era una prassi in uso in tutti i settori della politica, oltre che della giustizia. Nello “Stato degli operai e dei contadini”, la Giustizia era uno strumento di dominio di un unico partito.

A causa della difficile situazione economica e sociale in cui viviamo, la DDR viene considerata positivamente da molti, vecchi nostalgici che non sanno, o che fingono di non sapere. Si deve ricordare, che tale sistema ha limitato e distrutto le prospettive di molte persone, soffocato le loro libertà e costretto i cittadini a lavorare senza poter godere del frutto del proprio lavoro.

Non basta ricordare, la caduta del Muro di Berlino, bisogna ricordare chi lo ha costruito e perché. La lacuna  nella nostra storiografia, su questo capitolo è ancora troppo grande.



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