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Micciché (Intesa) bisticcia con Bassanini (Cdp) su Cremonini e Rocco Forte

Che strano, la (ex) principale banca di sistema critica ora le operazioni di sistema. Certo, il nuovo corso di Intesa imposto dal nuovo ad, Carlo Messina, prevede la progressiva uscita da salotti buoni e partecipazioni da capitalismo relazionale, come usano dire gli intellettuali turbo liberisti. Ma le sortite del vertice della banca presieduta da Giovanni Bazoli, banchiere di sistema per antonomasia, fanno scalpore.

I mugugni latenti dei banchieri sul ruolo della Cassa depositi e prestiti sono usciti dalle stanze chiuse per essere palesi e pubblici. L’avvismo in particolare del Fondo strategico italiano (Fsi), emanazione della Cdp presieduta da Franco Bassanini e guidata dall’ad, Giovanni Gorno Tempini, per gli investimenti effettuali nel capitale di aziende nel settore alimentare e turistico, come rispettivamente Cremonini e Rocco Hotels, non sono state apprezzate troppo.

A dare sfogo ai malumori di ambienti finanziari e bancari sono stati oggi i vertici di Intesa Sanpaolo. Gaetano Micciché, direttore generale del gruppo Intesa, ha criticato le ultime
operazioni del Fondo Strategico Italiano, di cui ha sottolineato la poca chiarezza strategica.

“Mi sembrano iniziative a spizzichi e bocconi che abbiano poca chiarezza strategica”, ha commentato a margine di un convegno in riferimento all’entrata del fondo controllato da Cdp
in Inalca, del gruppo Cremonini, e Rocco Forte Hotels.

“Si chiama Fondo Strategico Italiano, quindi deve individuare quali sono i veri settori strategici del paese, deve cercare di individuare una strategia di investimento. In parte l’ha fatto in parte lo può fare ancora meglio”, ha proseguito Micciché.

“Credo che il Fsi dovrebbe avere un primo obiettivo basico che è generare occupazione. Non credo che sia nato per avere un rendimento da private equity ma per far sì che i settori critici del paese possano avvalersi di un asset importante dello Stato”.

Sempre a proposito dell’investimento Fsi nel gruppo Cremonini, Micciché ha osservato “che il Fondo Strategico faccia sempre bene il suo lavoro, su questo ho i miei dubbi”.



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