Il Parlamento della Scozia ha eletto mercoledì la leader del Partito nazionalista scozzese (Snp), Nicola Sturgeon, come nuovo primo ministro. La maggioranza parlamentare ha sostenuto la nomina di Sturgeon rispetto a quella della conservatrice Ruth Davidson, che si presentava come un’alternativa moderata.
Sturgeon è la prima donna alla guida del governo autonomo scozzese. Succede nell’incarico ad Alex Salmond, dopo che il 19 settembre, a seguito della sconfitta del referendum per l’indipendenza, ha annunciato le sue dimissioni.
UN PAESE MODERNO
In un breve discorso, Sturgeon ha detto che “essere la prima donna è una responsabilità aggiuntiva” e che spera di poter contribuire con il suo ruolo perché “ogni donna possa sviluppare il proprio potenziale”. Ha detto che prende le distanze da molte opinioni della sua rivale Davidson, salvo su una questione: “Che due donne possano aspirare all’incarico di primo ministro è sintomo di un Paese moderno”.
GLI INIZI
Nata nel 1970, Sturgeon è avvocato, ma ha sempre avuto passione politica. Secondo il Time, quando aveva 16 anni ha sconfitto la timidezza e si è presentata alla porta di un’attivista del Snp che cercava di candidarsi con il partito nazionalista a Ayrshire, nel sudovest della Scozia. Sturgeon si propose per dare una mano nella campagna elettorale. A 29 anni era militante e già nel 2004, dopo le dimissioni John Swinney, aspirava alla guida del partito. Per più di 10 anni è stata al fianco di Salmond. Quando è diventata presidente dell’organizzazione, a settembre, davanti al pubblico del Caird Hall di Dundee, ha detto: “Pochi politici hanno ereditato un partito così in forma. Ciò che ricevo oggi è merito di Alex Salmond”.
LA CARRIERA POLITICA
È stata consigliere per la sanità per cinque anni e, a differenza del suo predecessore, non ha mai occupato un seggio a Westminster. È sposata dal 2010 con Peter Murrell, un altro leader del partito. Non hanno figli. Sturgeon si è detta pronta per iniziare la campagna per le elezioni nel Regno Unito a maggio del 2015.
LO STILE LADY THATCHER
Negli anni ’70, il modello politico e la fonte di ispirazione di Sturgeon era una donna alla quale non importava piacere o meno: Margaret Thatcher. “Ho capito grazie a lei che non era buono che la Scozia fosse governata da un governo che non aveva scelto”, ha ricordato la neo-premier.
CONTATTO CON I CITTADINI
Entusiasta dei social network, Sturgeon è stata più volte minacciata di morte su Facebook durante la campagna per il referendum indipendentista. Nonostante questo, ha detto che una volta al mese sarà disponibile per rispondere ai cittadini. Una specie di #matteorisponde di Renzi, ma alla scozzese. Nessuna traccia però “dello stile LadyLike che deve piacere”, lanciato dalla democratica Alessandra Moretti.
Il nuovo primo ministro ha detto che l’affluenza dell’85% al referendum per l’indipendenza della Scozia ha dimostrato che “la democrazia è fiorita come non era mai successo”. Si è anche impegnata a lavorare “con tutti i deputati della Camera, indipendentisti e non, per fare della Scozia una società migliore e più giusta”.
Ecco l’intervento di Nicola Sturgeon dopo la nomina a premier della Scozia