Angela Merkel può stare antipatica a molti, per i tedeschi è una sicurezza. Angela Merkel è una politica molto particolare: non ha vero carisma, non ha una vera idea politica rivoluzionaria e di fatto ha goduto degli effetti positivi delle politiche fatte dalla SPD vent’anni prima e in questi ultimi anni. Nonostante tutto questo convince.
Angela Merkel ha però una grande dote: non è solo capace di apparire come quella che non ha mai torto o che non cade in tranelli, ma riesce anche, magistralmente, a far ricadere le responsabilità addosso a chi la circonda, e lei se ne lava le mani, e a prendersi meriti che non ha. Ora si prende anche ruoli che non ha: quello della professoressa, per esempio. Boccia le politiche e le riforme di Francia e Italia ed ecco che la reazione comune è: pensi alla Germania!
Ah, ma Angela ci pensa eccome alla Germania. Tanto che negli ultimi dieci anni la crescita è costante. La Germania è ancora la prima potenza industriale ed economica d’Europa… ci sarà un motivo, no?
Quello che però a molti, forse, sfugge, è che quando Angela interviene sulle questioni di politica estera in modo così forte lo fa sulla base di alcune considerazioni e con alcuni obiettivi da raggiungere, validi, si intende, sempre per tenersi bella stretta la Germania che le ha rinnovato la fiducia con oltre il 40% di voti.
1) interviene solo quando ha da guadagnarci,
2) interviene solo quando l’altro è in difficoltà evidente,
3) interviene solo se questo le consente di riposizionarsi nella scena politica
Che cosa intendo? Intendo dire che Angela è molto intelligente e furba. Non è alla guida della Germania da tre legislature perché i tedeschi sono sciocchi… no signori miei, loro sono molto abili. Lei ha fiutato la debolezza crescente dei suoi partner europei principali: Italia e Francia. La Le Pen stando ai sondaggi potrebbe asfaltare centro destra e socialisti, creando davvero un problema all’Europa e alla Germania, in Italia la fiducia nel Premier Matteo Renzi è nella sua pericolosa parabola discendente, e per di più il patto con Berlusconi sta cedendo; gli scandali su Roma, il PD e il ministro del Lavoro minano ancor di più la sua immagine e, infine, la ripresa economica che tutti si aspettavano non c’è stata, anzi, i dati sembrano essere peggiorati.
Angela ha capito che presto ci saranno altri problemi oltralpe e cerca 1) di riprendersi il ruolo di stella polare a livello europeo dopo l’ingresso a gamba tesa di Matteo Renzi con il semestre europeo che sembra essere stato pressoché poco produttivo con risultati “non-pervenuti” e 2) di mettere un freno al dilagante euroscetticismo e sfaldamento a destra dei consensi in Germania: l’AfD ha fatto festa nelle ultime elezioni in Turingia e Brandeburgo, superando quota 10%. Consensi drenati tutti o quasi dalla CDU e dunque suoi voti persi. Una presa di posizione dura contro Francia e Italia, oggi, le serve anche per dire in patria che lei non si lascerà convincere da nessuno che l’epoca della rigidità è finita.
Staremo a vedere cosa accadrà.