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Ferrovie, benvenuti alle fusioni ad alta velocità tra colossi cinesi

Unire le forze per essere più competitivi all’estero. È questo il progetto di due tra i maggiori costruttori di treni cinesi che stanno per operare una fusione delle loro aziende per incrementare le esportazioni delle tecnologie per l’alta velocità ferroviaria.

Secondo quanto dichiarato dalle società, l’accordo per la fusione tra la China CNR Corporation e la CSR Corporation prevede che a un’azione di CSR ne equivalga una di CNR. Il prezzo di cambio per la CNR è pari a 6,19 yuan per azione o 8,05 dollari per quanto riguarda le azioni quotate a Hong Kong.

Il progetto di fusione nasce per sbaragliare la concorrenza nel mercato occidentale. Società come la conglomerata tedesca Siemens e la francese Alstom stanno incontrando molte difficoltà legate ai vincoli di spesa pubblica nei mercati sviluppati, scrive Bloomberg. E la Cina sta cercando di imporsi aggressivamente con nuovi progetti ferroviari, puntando ai mercati emergenti dell’Africa, dell’Europa dell’Est, dell’America Latina, del Sud-Est asiatico e lanciandosi in imprese di alto profilo tecnologico. Il premier cinese Li Keqiang – ricorda Bloomberg – sta effettuando una massiccia opera di promozione dell’ingegneria ferroviaria e delle nascenti aziende nazionali durante i suoi viaggi all’estero. Una “mossa di marketing” che sta portando alla chiusura di una serie di importanti accordi economici.

Secondo le stime di Bloomberg, le due società contano su 228 miliardi di yuan (37 miliardi di dollari) di vendite e hanno guadagnato 1,84 miliardi di dollari in proventi netti nell’arco di 12 mesi, fino a settembre scorso. CSR e CNR avrebbero un valore complessivo di mercato pari a 26 miliardi dollari.

Ma la CNR e la CSR Corporations non sono le uniche società cinesi ad avere progetti di espansione e aggregazione. All’inizio di quest’anno Siemens, la più grande società di ingegneria in Europa, ha tentato – senza successo – di combinare le sue operazioni di processo ICT con il business di Alstom come parte di un ‘asset swap’ per acquistare risorse energetiche della società francese. Alstom, da parte sua, ha venduto energia alla General Electric per riceverne in cambio il sistema di segnalamento ferroviario.

Secondo quanto riportato sul sito del SASAC (State-owned Assets Supervision and Administration Commission of the State Council), le due società cinesi hanno recentemente intrapreso importanti progetti all’estero. CSR ha vinto un contratto di 1,7 miliardi di yuan per la fornitura di locomotive e carrozze ferroviarie, nel quadro di un progetto di ristrutturazione in Argentina. Mentre nel mese di ottobre, il CNR si è accaparrato un contratto da 567 milioni dollari per la fornitura di treni per la metropolitana di Boston, inaugurando di fatto la stagione degli affari ferroviari cinesi negli Stati Uniti.


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