“Il digitale non ammazzerà la carta”. A dirlo è Bruno Mari, vice presidente della casa editrice Giunti, entrata nel programma Elite di Borsa italiana nel 2013 per scivolare verso la Borsa, ma “non prima del 2016”. Perché la “Borsa – spiega l’ad Martino Montanarini (nella foto) – oggi premia gruppi con fatturati internazionali, mentre noi realizziamo in Italia il 90% e la carta è vissuta come vecchia. Inoltre non abbiamo necessità di cassa, avendo una posizione finanziaria netta molto buona”. Nel frattempo, la casa editrice fiorentina si sta dotando di un sistema di controllo di gestione analogo a quello delle quotate e sta provando a internazionalizzarsi “attraverso l’acquisizione di aziende target in mercati di lingua inglese e spagnola e anche con la creazione di personaggi proprietarie per fare licensing e liberarci dell’immagine esclusiva di editori di carta stampata”.
UN SITO PER CREARE LA LIBERIA DI DOMANI
Ultimo, ma non meno importante, l’espansione e la modernizzazione di Giunti, la cui storia data al 1841, passa attraverso un accordo strategico con Amazon per “far nascere un nuovo modello di libreria e creare una relazione sempre più stretta fra il negozio fisico e quello online”. Si chiama Giunti al Punto ed è un negozio online che permetterà ai clienti di accedere alla selezione di libri, Dvd, Cd, giocattoli e molto altro, disponibili su Amazon.it. “Una libreria aperta ‒ racconta Montanarini – una moderna agorà che abbatte le barriere fra virtuale e reale, in cui convivono felicemente libri di carta e libri digitali. L’accordo rappresenta una pietra miliare e un’opportunità strategica per sviluppare il mercato dei libri e la promozione della lettura in Italia, in ogni possibile formato”.
CARTA VS DIGITAL
In ogni possibile formato: non c’è dunque competizione tra carta e digitale. E detto dai vertici di una casa editrice con oltre 150 anni di storia, nata cioè quando Internet e tutte le sue propaggini erano un’assoluta utopia, l’affermazione assume ancora più valore. “Negli Usa – commenta Mari – il digitale è cresciuto tra il 22 e il 24% negli ultimi due anni in termini di quota di mercato. Ma solo un quarto del fatturato è stato sottratto alla carta stampata. Non c’è stato cioè quel 50% di fatturato sostitutivo, che si sarebbe affiancato al 50% di fatturato nuovo, che si preconizzava nel 2007 con la prima diffusione del Kindle. Il 75% del fatturato online è nuovo”. In Italia la situazione non è diversa: nel 2013 il valore del digitale ammontava a 34 milioni di euro, e nel 2014 arriverà tra i 43 e i 45 milioni. “Cresce, ma pesa ancora sul totale. Carta e digitale vanno avanti insieme. La carta non muore!”, conclude Mari.
CHI SONO I LETTORI DEL FUTURO
Ma la dieta mediatica del lettore cambia e cambia l’approccio: “è il libro che deve andare dalle persone, non il contrario”, continua Montanarini che ricorda come Giunti sia leader assoluto nelle pubblicazioni per la scuola elementare e nella letteratura per ragazzi, con una quota di mercato del 15%. “Vogliamo colpire il target dei lettori del futuro? – chiede l’ad – Bene, i lettori del futuro sono i bambini e su loro dobbiamo puntare”.