È stato il settembre più “nero” dei periodici americani. L’organizzazione no profit Alliance for Audited Media (Aam) ha certificato una flessione drammatica delle vendite dei numeri dei mensili Usa. Sommando le copie cartacee a quelle digitali, i dati, confrontati con quelli di settembre 2013, evidenziano la velocità di caduta della distribuzione dei magazine.
Cosmopolitan, il leader per diffusione, ha battuto la concorrenza vendendo 698.550 copie, ma ha anche registrato un tonfo impressionante: -35,1% rispetto al milione dello scorso anno. Seguono InStyle, 503.400 copie (-26,5%) e Vogue con 359.703 copie (-28,1%). Glamour ha addirittura dimezzato le vendite, molto male anche Vanity Fair, Seventeen, Elle, Marie Claire, Harper’s Bazaar, Teen Vogue e W.
Nei dati Aam, a fare da contraltare al crollo, emerge l’andamento positivo sul web: le vendite delle versioni digitali, per quanto non in grado di compensare il calo complessivo, sono aumentate rispetto al settembre 2013. Harper’s Bazaar ad esempio è passato da 24.423 copie vendute online alle 54.000 di questo anno (+121%), stessa sorte per Marie Claire (+93%) e Rolling Stones (+87%). Elle Decor e Shape hanno addirittura visto un aumento del 140% circa.
I magazine Usa affondano in settembre
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